CONTENIMENTO DELLE NUTRIE: INDICAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE

22/09/2015

Con la legge nazionale 216/2014 è stata stabilita l’esclusione delle nutrie dall’elenco delle specie comprese nella fauna selvatica, con la conseguenza che non sono più risarcibili, da parte della Regione, gli ingenti danni causati alle produzioni agricole da questi animali. Le nutrie, che vivono negli ambienti acquatici e che hanno un elevato tasso riproduttivo, scavano gallerie negli argini dei canali e delle risaie provocandone l’erosione, con gravi danni per le coltivazioni.
Con la nuova normativa, la competenza sulla gestione delle nutrie, prima spettante alle Province, è ora trasferita ai Comuni, i quali dovranno adottare adeguati piani di controllo della specie per diminuire l’impatto su arginature e opere di contenimento e canalizzazione idrica.A questo proposito, la Giunta regionale, tenuto conto degli studi e degli approfondimenti condotti dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), ha ora adottato una delibera che stabilisce le indicazioni tecniche rivolte proprio ai Comuni per il contenimento del numero delle nutrie sul territorio mediante cattura con gabbie-trappole e eliminazione con arma da fuoco nell’arco della stagione venatoria. I soggetti autorizzati al controllo della specie saranno individuati dai Comuni tra cacciatori coadiutori, personale della Protezione civile, personale degli enti delegati alla tutela delle acque e agricoltori. Lo smaltimento delle carcasse degli animali abbattuti nelle operazioni del contenimento della specie dovrà avvenire nel rispetto delle vigenti disposizioni comunitarie, nazionali e regionali.

Area Agrofaunistica
curata da
PAOLO CASTELLANO