Nasce Agrinsieme Moscato. «Siamo la novità e faremo grande un settore che ha bisogno di stabilità e sviluppo»

03/10/2013

Agrinsieme Moscato è una realtà. Da Agrinsieme, il nuovo soggetto di rappresentanza agricola nazionale che riunisce Confagricoltura, Cia e Aci (l’alleanza delal cooperative che raggruppa Confcooperative, Lega Coop e Agci) è nato il “tralcio” vinicolo che si occuperà del mondo del moscato. Un settore che ha bisogno di stabilità, da anni, e che ora può contare su una struttura che ne rappresenta una grande parte.

 

Il numero più significativo che identifica questa nuova struttura è quello della superficie agricola: Agrinsieme Moscato, infatti, rappresenta oltre tremila ettari vitati a moscato. Un fatto senza precedenti, anche a livello nazionale, che apre nuovi scenari nel teatro della rappresentatività rurale e vitivinicola la quale risulta allargata e condivisa, «La migliore possibile» l’hanno definita i neo consiglieri del direttivo di Agrinsieme Moscato.  

 

L’atto formale, davanti ad un notaio, ieri (2 ottobre) nella sede di Confagricoltura Asti. Riuniti rappresentanti e delegati della associazioni partners del progetto.

 

Del direttivo della neonata associazione fanno parte, per la componente delle associazioni agriocole, Luca Brondelli di Brondello (Confagricoltura Alessandria), Pietro Cirio (Confagricoltura Asti), Roberto Abellonio (Confagricoltura Cuneo), Carlo Ricagni e Piero Giovanni Trinchero (Cia Alessandria), Ivano Andreos della Cia di Asti. Per la componente cooperazione-Aci, i neo consiglieri sono: Giulio Porzio e Giovanni Bracco (Vignaioli Piemontesi) con Barbara Pastorino (Cantina Maranzana), Paolo Ricagno (cantina Vecchia Alice), Gianpaolo Menotti (Cantina La Torre) e Giovanni Frola (Cantina di Fontanile)

 

Lo scopo dichiarato è quello di portare avanti, con una unica voce, progetti e istanze che favoriscano lo sviluppo del comparto, troppo spesso al centro di polemiche e contrapposizioni.

 

A costituzione avvenuta molti i commenti positivi sulla nuova organizzazione di rappresentanza vitivinicola.

 

Per Pietro Cirio, produttore vincolo e già vicepresidente di Confagrimoscato, confluita in Agrinsieme Moscato, quello che sta alla base del nuovo soggetto è la voglia dei viticoltori di essere rappresentati al meglio: «Volevamo essere liberi di tutelare i nostri interessi, senza intermediari che non ci hanno mai rappresentato. Ora potremo portare avanti i nostri progetti con le nostre risorse». Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria, spiega: «Al primo posto di Agrinsieme Moscato ci sono gli agricoltori. È questo l’assioma da cui partiamo e che rispetteremo sempre e fino in fondo».Per Carlo Ricagni, presidente della Cia di Alessandria, la nuova struttura arricchisce la democraticità del settore: «Siamo per la rappresentatività allargata e condivisa. È un concetto nuovo, che fa crescere tutti, Noi e i nostri associati per primi». Roberto Abbellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, pone l’accento sulla condivisione degli scopi di cui Agrinsieme Moscato si farà carico: «Sulle cose concrete siamo tutti d’accordo. È questo lo spirito giusto per risolvere i problemi del settore e rilanciarlo. Con le divisioni non si va da nessuna parte». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Domenico Sorasio, direttore di Confcooperative Piemonte: «Agrinsieme Moscato rafforza il settore. Ci saranno risultati positivi perché il mondo della cooperazione crede da sempre nel valore del lavoro comune in agricoltura». Gianluigi Biestro, direttore della Vignaioli Piemontesi, parla apertamente di passo storico: «Ora una grande parte della cooperazione vinicola legata al moscato è rappresentata da un unico organismo ed è evento». Paolo Ricagno, rappresentante della sezione moscato della Vignaioli Piemontesi, presidente della Cantina sociale Vecchia Alice e anche alla guida del Consorzio di Tutela del Brachetto, è fiducioso: «Finalmente il moscato è rappresentato anche da un soggetto che esprime una larga porzione di imprenditori e vignaioli. Gente che conosce le necessità e i problemi di un settore che va rifondato al più presto per cogliere nuove opportunità di sviluppo». Infine i commenti positivi di Massimo Forno e Francesco Giaquinta, rispettivamente presidente e direttore di Confagricoltura Asti. «Agrinsieme Moscato è la dimostrazione che possono esistere sinergie virtuose pur tra differenti impostazioni di come intendere le politiche agricole» annota Forno. Per Giaquinta la costituzione di Agrimoscato è «il primo atto per costruire una nuova identità del mondo del moscato, slegata da logiche superate e controproducenti e rivolta ad un futuro libero da condizionamenti localistici».