Legge di stabilità, Agrinsieme al ministro De Girolamo: bloccare ogni tentativo di riesumare la Federconsorzi

22/11/2013

Agrinsieme scrive al ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo per chiedere di bloccare qualsiasi tentativo di riesumare la Federconsorzi, sollecitando, invece, di mantenere alta l’attenzione nei confronti dell’Imu sui fabbricati rurali e i terreni agricoli, non ancora ufficialmente risolta per mancanza di adeguate coperture.

Nella lettera, il coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi ricorda che “nei giorni scorsi, in sede di discussione parlamentare al Senato sulla legge di stabilità, è stato bocciato un emendamento, presentato come primo firmatario dal sen. Ugo Sposetti, sul debito della Pubblica amministrazione per i servizi resi dai Consorzi agrari. Tuttavia, da notizie di stampa -rileva- sembrerebbe che sia in corso, anche con il supporto degli uffici dello stesso ministero delle Politiche agricole, una riformulazione dell’emendamento, rilanciandone intendimenti e finalità”.

Politi manifesta, quindi, tutta la contrarietà (peraltro, già espressa con la massima fermezza nei giorni scorsi in tutte le sedi competenti, a cominciare da quella parlamentare), del coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane e sollecita il responsabile del dicastero a “bloccare al più presto questa eventualità, anche con un’esplicita dichiarazione pubblica”.

In merito, invece, al debito pubblico in agricoltura, compreso quello verso i Consorzi agrari, è necessario, secondo il coordinatore di Agrinsieme, “aprire una più ampia e consapevole discussione che coinvolga l’intero mondo agricolo. Non si può non tener conto, inoltre, delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Federconsorzi”.

Di qui l’esplicita richiesta al ministro De Girolamo “di agire senza alcun indugio, anche per l’eventualità della presentazione -scrive il coordinatore di Agrinsieme- di un maxi- emendamento governativo, che con la conseguente richiesta del voto di fiducia, non permetterebbe il necessario dibattito a livello parlamentare”.