Alluvione del 27/28 Aprile 2009

04/05/2009
ENNESIMO GRIDO DI DOLORE DEGLI AGRICOLTORI DELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA INCONTRO DEL 4 MAGGIO 2009 CON GLI ONOREVOLIMASSIMO FIORIO, MARIO LOVELLI E FRANCO STRADELLA Le Organizzazioni di categoria agricole, per conto dei propri associati, ancora una volta colpiti da un evento alluvionale, quello del 27 e 28 aprile scorsi, sono qui a denunciare i danni subiti, che si sintetizzano in distruzione delle colture autunnali e primaverili, perdita delle scorte, danni agli allevamenti, alle strutture, agli impianti, ai macchinari, alle attrezzature e alle abitazioni. Le tre OOPP sono fermamente convinte che sia necessario porre fine a queste catastrofi, perché non si ripeta ciò che è successo nel 1994. Tale opera di prevenzione, a loro avviso, va attuata con la puntuale manutenzione dei fiumi e dove necessita, con la ricalibratura e il dragamento degli stessi; e ancora bisogna intervenire allo stesso modo sugli affluenti (torrenti, rii, ecc.) e proibire la cementificazione selvaggia. Le stesse Organizzazioni, attraverso la testimonianza degli associati più anziani, sono perfettamente a conoscenza del fatto che i fiumi, anche in passato hanno presentato fenomeni di esondazione, ma mai con questo impeto e con danni così ingenti e frequenti. Tutti si chiedono perché ora si comporta in questo modo… Prima di passare alle richieste concrete, preme osservare quanto segue: per questa alluvione, gli argini costruiti dopo il ‘94, sono stati di fondamentale importanza, perché hanno protetto persone, città, paesi; però l'acqua imbrigliata negli argini ha creato un danno ancora maggiore ai terreni e alle aziende presenti in queste aree. Tra l’altro si tratta di zone, un tempo fertilissime, che sono ora danneggiate a seguito della costruzione successiva degli argini. Pertanto, è chiara la collaborazione che gli agricoltori hanno dato e danno. Ora gli stessi chiedono che lo "Stato" riconosca il loro sacrificio con aiuti concreti e significativi, ogni qualvolta i fiumi esondano, e che vengano posti in essere con automatismi, evitando burocrazia e lungaggini. Ecco le richieste, che le tre organizzazioni agricole avanzano agli On. Franco Stradella, Massimo Fiorio e Mario Lovelli, affinché nell'ambito del loro ruolo, intervengano presso gli organi preposti: 1) Dichiarazione immediata dello stato di calamità. 2) Applicazione della legge 102/2004, escludendo il vincolo della percentuale minima di danno della P.L.V., come successo nel 1994, onde pagare totalmente il danno subito. 3) Sospensione per un tempo congruo di tutti i pagamenti relativi a imposte, tasse, tributi; inoltre la sospensione di tutti gli adempimenti verso lo Stato, sia quelli volontari periodici, sia quelli coattivi o già azionati attraverso l’Agenzia delle Entrate, con l’invio di avvisi bonari o cartella esattoriale. (La sospensione è prevista dallo Statuto del Contribuente ai sensi dell’art. 9 della Legge 212/2000). 4) Sospensione del pagamento dei contributi previdenziali, assistenziali e del premio delle assicurazioni contro gli infortuni e le malattie professionali. 5) Sospensione del pagamento delle rate di mutuo e possibilità di rinegoziazione degli stessi, in quanto l’alluvione è causa di forza maggiore. 6) Rilocalizzazione dei centri aziendali, come è avvenuto nel 1994 nei comparti dell'artigianato, del commercio e dell'industria, con incentivi concreti a fondo perduto. 7) Possibilità di costruire argini a difesa del centro aziendale. 8) Dichiarazione di queste terre come zone svantaggiate. 9) Inserimento nell'attuale sistema assicurativo, con le cosiddette polizze multi rischio, anche dell'evento catastrofico dell'alluvione limitatamente a queste aree, ovviamente con significativo contributo del costo della polizza, a carico dello Stato. 10) Completamento immediato del pagamento delle indennità di esproprio relative alla costruzione degli argini non ancora ultimate dopo il 1994. 11) Pagamento immediato della Pac 2008 e di tutte le misure previste dal Psr, per le aziende alluvionate che ad oggi non hanno ancora percepito questi aiuti. 12) Pagamento della Pac e delle misure previste dal Psr, relative all'anno 2009 subito dopo la presentazione delle domande (entro giugno 2009). Relativamente alle misure agroambientali del Psr prevedere il pagamento dell’aiuto alla coltura sia nel caso abbia subito la distruzione totale o parziale, sia nel caso non sia stata possibile la semina. Infine, poiché è chiaro che il territorio e l'agricoltura hanno un legame stretto e importantissimo, ci auspichiamo per il futuro una maggiore collaborazione con gli agricoltori, attraverso i rappresentanti delle loro associazioni, e l'ente pubblico, ogni qualvolta si progettano interventi sul territorio. Una precisazione finale: gli agricoltori devono rivolgersi alle Associazioni per segnalare ai Comuni i danni subiti. Gli agricoltori lanciano veramente un grido di aiuto e di dolore, poiché questo disastro li colpisce in un momento di grave crisi economica per il settore. Per questo chiedono agli Onorevoli parlamentari un impegno incondizionato alle loro istanze. Alessandria, 4 maggio 2009

I danni

Incontro