Raccolta firme di Cia e Confagricoltura Alessandria per limitare il numero di caprioli

13/05/2013

L’agricoltura alessandrina è sempre in allarme a causa degli ungulati. Infatti, in questo periodo un’elevata presenza di caprioli sta danneggiando gravemente l’intero territorio provinciale, con particolare incidenza nelle aree dell’Ovadese e dell’Acquese.

I danni da capriolo si riscontrano prevalentemente nei vigneti e nei frutteti, ma anche su tutte le colture comprese i boschi: tutto ciò fa crescere il malcontento degli agricoltori che sono inermi a fronte di una presenza incontrollata di questa specie.

“Da tempo le nostre Associazioni agricole – affermano i presidenti di Cia e Confagricoltura Alessandria Carlo Ricagni e Luca Brondelli – mantengono alta l’attenzione sulla problematica dei danni, sempre più consistenti, procurati dagli ungulati su tutto il territorio. La situazione si fa sempre più insostenibile. Inoltre, i danni mettono sempre più a rischio la produttività delle aziende e, di conseguenza, la garanzia del reddito”.

Cia e Confagricoltura di Alessandria, raccogliendo l’esasperazione frutto di questa situazione, hanno deciso attuare un’iniziativa che dia un segnale forte. “Lanciamo una raccolta firme al fine di ottenere dalle istituzioni urgenti azioni per risolvere questo drammatico problema. Con ciò, vogliamo solo ricondurre la popolazione di caprioli entro limiti sostenibili dal territorio agricolo alessandrino” evidenziano Ricagni e Brondelli.

Una serie di considerazioni sono alla base della raccolta firme: l’ormai impossibile coesistenza sul territorio rurale dell’uomo e delle attività agricole con il numero crescente di caprioli e cinghiali; l’inconsistenza e l’inefficacia delle misure prese dalle Istituzioni per contenere il proliferare di questi animali (censimenti, monitoraggi, caccia di selezione, rimborso danni, reti antintrusione); la necessità di difendere il patrimonio paesaggistico e preservarne l’equilibrio naturale della fauna e della vegetazione che il moltiplicarsi degli ungulati e il conseguente abbandono dell’attività agricola mette a rischio; la necessità di ridurre il rischio che arrecano all’incolumità degli automobilisti; gli ungulati stanno aumentando in zone che non sono il loro habitat naturale; la necessità di evitare manifestazioni con azioni più eclatanti e pericolose atte alla legittima difesa del reddito derivante dalle attività agricole.

Inoltre, è in discussione in Regione proprio in questi giorni il Disegno di Legge sulla caccia. Le due Organizzazioni agricole hanno analizzato il documento proposto e hanno constatato che dal punto di vista venatorio la Regione risolve molti problemi, ma dà risposte meno efficaci dal punto di vista agricolo per il contenimento degli animali, ha raggiunto ormai un livello non sostenibile.

Alcune azioni volte in tal senso messe in atto negli ultimi anni dall’assessorato di Claudio Sacchetto sono state benaccolte dalle due Associazioni di categoria come l’estensione del periodo invernale fino al 15 marzo e in seguito l’aggiunta di un periodo estivo dal 15 giugno al 15 luglio. Questi atti, però, non sono risultati sufficienti per il contenimento dei caprioli.

Cia e Confagricoltura di Alessandria sono certe che siano necessari altri provvedimenti, anche alla luce di quanto attuato in Liguria e in Toscana: aumentare il numero di capi da prelevare, ampliare ulteriormente il calendario venatorio e aumentare il numero delle giornate per i prelievi, dare la possibilità ai proprietari di terreni in regola con la licenza di caccia di attuare forme di contenimento degli ungulati sui propri fondi.

I danni da ungulati verificatisi in tutta la regione Piemonte dal 1996 ad 2011 sono stati pari a oltre 33 milioni, pagati ma che non hanno risolto definitivamente il problema degli ungulati.

“L’attenzione dunque è sempre alta, anche perché il problema dei danni da fauna selvatica interessa tutta la provincia – sottolineano Carlo Ricagni e Luca Brondelli – Quindi proponiamo in modo convinto questa raccolta firme chiedendo a Sindaci, amministratori locali, agricoltori e, più in generale, agli abitanti delle zone rurali di sottoscrivere questa petizione”.

La raccolta firme parte oggi presso tutte le sedi di Cia e Confagricoltura e tutti i Comuni della provincia.

Luca Brondelli
Presidente Confagricoltura Alessandria

Carlo Ricagni
Presidente Confederazione Italiana Agricoltori Alessandria

Alessandria, 13 maggio 2013