In breve del 12 Ottobre 2012

12/10/2012

Niente caccia nei parchi, ancora modifiche
In seguito all'ordinanza del Tar di ieri (11 ottobre) l'attività venatoria prosegue regolarmente tranne che nei siti della rete Natura 2000 (ZPS - Zone Protezione Speciale - e SIC – Siti Interesse Comunitario) in cui viene sospesa.


Il governo costringe il settore agricolo al nanismo. Società di capitali tassate a bilancio
Il disegno di legge Stabilità prevede, tra l’altro, che dal 1° gennaio 2013 le società agricole non possano più determinare il reddito su base catastale. “Abbiamo sempre ritenuto importante che ci fosse questa opzione per non legare la tassazione alla forma di organizzazione giuridica dell’attività economica – osserva Confagricoltura - . La penalizzazione delle società non fa bene alla crescita del settore e rende più difficili moderne forme di aggregazione, in cui il capitale ha un ruolo rilevante, attraverso le quali si potrebbero superare gli attuali ritardi strutturali della nostra agricoltura. Se la norma dovesse entrare in vigore, tra l’altro le società in essere si troverebbero costrette a dover modificare il proprio ordinamento giuridico in tempi estremamente ristretti”. Il Sole 24 Ore, con un articolo di Anna Maria Capparelli, fa rilevare che “le società agricole di capitali perdono le agevolazioni fiscali. La legge di stabilità, che ha anche appesantito la tassazione sui redditi agrari e dominicali, ha cancellato la possibilità per le società a responsabilità limitata, in accomandita semplice e in nome collettivo e cooperative, che svolgono esclusivamente attività agricola, di optare per la tassazione su base catastale. Una "conquista" della Finanziaria 2007 che aveva anche previsto la tassazione forfetaria per le srl costituite da imprenditori agricoli per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti. Le società di capitali dal 1° gennaio 2013 cambiano registro e tornano così a redigere i bilanci. Si annullano gli sconti, ma anche la semplificazione del regime catastale.

L'agevolazione fiscale era stata introdotta per rafforzare la competitività del sistema imprenditoriale agricolo e avvicinare le aziende italiane alla media europea. Le due misure avevano dato contenuto fiscale alla riforma dell'agricoltura (legge di orientamento del 2001 e decreti legislativi del 2004 e 2005) che puntava dritto sulle forme più evolute di aggregazione per vincere le nuove sfide dell'agricoltura globale. Non c'è stato in questi anni l'atteso boom delle società, ma il processo si è comunque avviato come confermano gli annuali rapporti dell'Unioncamere che, anno dopo anno, hanno registrato una crescita delle società di capitali anche se le «semplici» sono comunque rimaste lo zoccolo duro del sistema.

Per quanto riguarda l'aumento impositivo la legge di stabilità introduce, per i periodi d'imposta 2012, 2013 e 2014, la rivalutazione del 15% del reddito agrario e dominicale e un moltiplicatore pari a 115. Per i terreni agricoli, anche non coltivati, posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione scende al 5% e il moltiplicatore a 105.

Viene rifinanziato con 120 milioni il Fondo di solidarietà per garantire così i contributi alle assicurazioni e arriva anche un'integrazione di 50 milioni all'Agea”.