In breve dell'8 Ottobre 2013

08/10/2013

Il mercato dei cereali (fonte Obiettivo Cereali News de L'Informatore Agrario)
Il mercato del frumento tenero appare relativamente tranquillo e senza eccessivi scossoni, salvo la forte volatilità a metà settimana a Chicago e Parigi, dove le quotazioni sembravano aver ceduto martedì (190,25 euro/t, -3 euro/t rispetto al giorno precedente). Poi invece ci sono stati segni di ripresa; venerdì il Cbot ha chiuso a 687 cent/bushel, il Matif a 194,50 euro/t, quotazioni in netta, seppure lenta, ripresa rispetto alla settimana precedente. Le ragioni: la buona domanda internazionale e l’annuncio dell’Ucraina che prevede per il prossimo anno una minor produzione rispetto al previsto del 20% (tutto da verificare, come sempre). Il mercato nazionale è invece fermo se non addirittura in calo. A Milano il frumento panificabile cala di un euro/t (202,50 euro/t), così come il panificabile superiore (226,50 euro/t) e il biscottiero (201 euro/t). A Bologna invece le quotazioni restano tutte invariate (197,50 euro/t il fino). Intanto i molini si fanno avanti con le prime proposte per il periodo gennaio – marzo 2014, a livelli leggermente superiori a quelli attuali (anche 210 euro/t partenza), segno che qualche aspettativa di rialzo, seppure timida, c’è. Qualche incognita grava invece sul mercato delle farine in vista delle festività natalizie. Qualcuno teme che la depressione generalizzata dei consumi alimentari possa far calare la domanda, anche se per il momento i prezzi delle farine restano invariati.

Per quanto riguarda il mais nonostante la situazione drammatica (agli essiccatoi arriva pochissimo prodotto rispetto agli anni passati), il calo dei prezzi per la merce nazionale si è momentaneamente arrestato. A Milano il mais nazionale è fermo a 184,50 euro/t, a Bologna ha addirittura guadagnato 2 euro/t, chiudendo giovedì a 176 euro/t. Purtroppo lo scenario mondiale non lascia presagire nulla di buono. Nonostante un lieve incremento del Matif (che venerdì ha chiuso a 168,75 euro/t), il mercato di Chicago è stato tenuto al ribasso (443,2 cent/bushel) dalla notizia che la Corea del Sud ha annullato una gara da 140.000 tonnellate per via del prezzo considerato troppo elevato.

Il mercato internazionale dell’orzo è ancora positivo (179 euro/t Rouen, dopo aver toccato la scorsa settimana anche i 180 euro/t). Di conseguenza restano invariate anche le quotazioni per il prodotto nazionale, fermo a 209 euro/t arrivo a Milano e a 203 euro/t a Bologna.

Per quanto riguarda la soia a Chicago l’inizio della settimana è stato caratterizzato da un brusco calo (-37 cent/bushel solo lunedì), ma poi vi è stato un recupero che ha portato la quotazione venerdì scorso a chiudere a 1295 cent/bushel. Anche se sono previsti raccolti, negli Usa e in Canada, inferiori al previsto, l’aspettativa è che le rese unitarie saranno superiori rispetto allo scorso anno. A Milano la soia nazionale ha perso perciò 2 euro a tonnellata (chiudendo a 408,50 euro/t), mentre la prima quotazione di Bologna per il nuovo raccolto ha chiuso a 410 euro/t.

La mietitura del riso, a causa dell’annata anomala caratterizzata da una primavera particolarmente fredda, è in ritardo e le contrattazioni sono ridotte al minimo. Ciò nonostante per le varietà di riso tondo e lungo tipo B si registrano prezzi al ribasso. A vendere sono soprattutto gli agricoltori che hanno esigenze di liquidità e coloro che non riescono a stoccare il prodotto. I prezzi per le varietà lungo B sono scesi, troppo velocemente, da 300 a 250 euro/t, ma per avere un quadro più definito occorrerà vedere, da novembre in avanti, come si muoverà il mercato. Le organizzazioni dei produttori invitano a non svendere e a conferire il risone alle cooperative. L'Ente Risi intanto denuncia all'effetto delle importazioni extracomunitarie legate alle concessioni e agli accordi bilaterali e chiede al governo e all'Unione europea «una presa di coscienza».

 
Giovedì arriva aria fredda
Il fronte perturbato collegato alla depressione localizzatasi sull'Italia – scrive il sito www.nimbus.it - si sviluppa lungo tutto l'Adriatico e rientra all'interno della Pianura Padana portando piogge a tratti anche al Nord-Ovest, specie sul Piemonte. Esso inizierà a dissolversi nel corso della giornata di oggi e ancor più domani (mercoledì) grazie a un ritorno di correnti da Nord-Ovest in quota. Nel contempo però dal Mare del Nord si prepara un vortice di aria fredda che sarà convogliato verso l'arco alpino giovedì sera portando un generale ricambio della massa d'aria presente al sud delle Alpi. con venti settentrionali dopo il passaggio di veloci rovesci. Anche le temperature subiranno un netto e rapido abbassamento, specie in montagna e nelle minime notturne.