In breve del 25 Settembre 2013

25/09/2013

Pac, accordo nella notte
Il trilogo ha avuto successo e nella notte il Parlamento europeo, il Consiglio dei ministri dell’Ue e la Commissione europea hanno raggiunto un accordo politico  sulle questioni sulla riforma della PAC (nel contesto del quadro finanziario pluriennale 2014-2020) rimaste da risolvere dopo il 26 giugno, quando si era trovata un’intesa politica sulla riforma. Lo comunica ufficialmente la Commissione europea. “Dopo l’accordo di stanotte – ha detto il commissario europeo all’Agricoltura Dacian Cioloş - spero che si possa procedere rapidamente a una votazione formale nel Parlamento europeo e del Consiglio che permetterà di adottare formalmente entro la fine dell’anno i testi legislativi e le disposizioni transitorie così da applicarle dal primo gennaio 2014. Ciò è importante per gli agricoltori europei in quanto fornisce loro una maggiore certezza per il prossimo anno”.

Fatta salva l’approvazione formale da parte di entrambe le istituzioni e per l’adozione degli atti giuridici sul bilancio generale dell’UE per il periodo 2014-2020, l’accordo raggiunto nella notte è la parte finale di un accordo globale che porta la politica agricola comune verso una nuova direzione tenendo maggiormente conto delle aspettative della società.

Pagamenti diretti
“Capping” e “Degressività”: l’accordo è stato raggiunto sulla obbligatorietà della “degressività”  e del “capping”. In pratica questo significa che l’importo del sostegno diretto pagamento che un’azienda agricola riceve  (non incluso il pagamento Greening) sarà ridotto di almeno il 5% per gli importi superiori a 150.000 euro. Onde tener conto del rapporto di lavoro, i costi salariali possono essere dedotti prima che sia effettuato il calcolo. Tale riduzione non deve applicarsi agli Stati membri che applicano il “pagamento redistributivo” in base al quale almeno il 5% della propria dotazione nazionale è trattenuto per la ridistribuzione sui primi ettari di tutte le aziende agricole. I fondi “salvati” in questo meccanismo nello Stato membro / regione interessata, sono trasferiti alla rispettiva dotazione per lo sviluppo rurale, e possono essere utilizzati senza requisiti di co- finanziamento.

Convergenza esterna
Le dotazioni nazionali per i pagamenti diretti per Stato membro saranno progressivamente regolate in modo che gli Stati membri in cui il pagamento medio (in € per ettaro) è attualmente inferiore al 90% della media dell’UE vedrà un graduale aumento (di 1/3 della differenza tra il loro tasso corrente e il 90 % della media UE) . Inoltre, vi è la garanzia che ogni Stato membro dovrà raggiungere un livello minimo entro il 2019. Gli importi disponibili per gli altri Stati membri che ricevono sopra importi medi saranno adeguati di conseguenza .

Il trasferimento di fondi tra i pilastri
Gli Stati membri avranno la possibilità di trasferire fino al 15% dei loro pagamenti diretti envelopefor nazionali (1° pilastro) a loro dotazione per lo sviluppo rurale. Questi importi non devono essere co-finanziati . Gli Stati membri avranno anche la possibilità di trasferire fino al 15% della loro dotazione nazionale per lo sviluppo rurale per i pagamenti diretti, o fino al 25% per gli Stati membri che ricevono meno del 90 % della media UE dei pagamenti diretti.

Sviluppo rurale - Stanziamenti nazionali
Le assegnazioni di sviluppo rurale per Stato membro sono incluse nel regolamento di base, ma con la possibilità di regolare questi valori attraverso un atto delegato ove tecnicamente necessario o previsto da un atto legislativo .

Tassi di cofinanziamento
I tassi massimi di cofinanziamento UE saranno fino all’85 % nelle regioni meno sviluppate, nelle regioni ultra periferiche e nelle isole minori del Mar Egeo, il 75% nelle regioni in transizione , il 63% nelle altre regioni in transizione e il 53% nelle altre regioni per la maggior parte dei pagamenti, ma potranno essere più elevati per le misure di sostegno trasferimento di conoscenze, la cooperazione, la costituzione di associazioni di produttori e le organizzazioni e le giovani borse di installazione di agricoltori, così come per i progetti LEADER e per la spesa in materia di ambiente e cambiamento climatico in varie misure.

 
Novità in materia di imposte di registro, ipotecarie e catastali. PPC addio.
Il decreto legge 104/2013 ha introdotto importanti modifiche alla disciplina delle imposte di registro, catastali e ipotecarie, e in materia di accise su birra e alcolici. Più in particolare, l’art. 26, a far data dal 01/01/2014, eleva l’imposta fissa di registro da euro 168 ad euro 200.

Il 1° comma dello stesso articolo interviene poi a modificare il comma 3 dell’art. 10 del D.Lgs. n. 23/2011 (Decreto sul Federalismo fiscale) prevedendo, in luogo dell’azzeramento delle imposte ipotecarie e catastali disposto dallo stesso provvedimento a decorrere dal 2014, a fissare la misura di ciascuna delle imposte ipotecaria e catastale nella misura di euro 50.

Sul punto, si ricorda che lo stesso art. 10 del D. Lgs. n. 23/2011 ha modificato l’art. 1 della tariffa, parte prima, allegata al T.U. dell’imposta di registro (DPR n. 131/86) stabilendo, sempre a far data dal 01/01/2014, due sole aliquote del 9% e del 2%, rispettivamente, per gli atti traslativi o costitutivi diritti reali su beni immobili in via generale (compresi i terreni agricoli) e per gli atti che hanno ad oggetto case di abitazione (prima casa), ad eccezione di quelle di categoria catastale A1/ A/8 e A/9.

Inoltre, il comma 4 stabilisce l'abrogazione di tutte le agevolazioni esistenti, compresa l'applicazione dell'imposta catastale dell'1% e dell'imposta fissa di registro e ipotecaria per gli atti traslativi di terreni agricoli a favore di IAP e coltivatori diretti, di cui all'art. 2, c. 4-bis, del D.L. n. 194 del 30.12.2009, convertito in Legge n. 25 del 26 febbraio 2010 (ex P.P.C.), nonché delle agevolazioni previste per i trasferimenti di terreni nell’ambito di un compendio unico e nelle zone montane.

In ordine alla cancellazione delle predette agevolazioni, Confagricoltura è intervenuta nelle sedi competenti per escludere l’applicazione delle nuove norme al trasferimento dei terreni agricoli che subirebbe un aggravio insostenibile.