In breve del 5 Novembre 2012

05/11/2012

Accatastamento fabbricati rurali al 30 novembre, non ci saranno proroghe
Non ci saranno proroghe: il 30 novembre è l’ultimo giorno utile per accatastare i fabbricati rurali. Lo ha dichiarato mercoledì 31 ottobre, in Commissione Finanze della Camera dei Deputati, il sottosegretario Vieri Ceriani a nome del Governo. Vieri Ceriani ha rilevato come una eventuale proroga del termine previsto per la dichiarazione delle costruzioni rurali nel catasto dei fabbricati, fissato al 30 novembre 2012, dall’articolo 13, comma 14-ter, del decreto-legge n. 201 del 2011, inciderebbe sulla quantificazione della base imponibile ai fini dell’imposta municipale propria (IMU), con una riduzione del gettito fiscale di competenza dello Stato e dei comuni. Per quanto concerne i cosiddetti “fabbricati fantasma”, a cui è stata attribuita una rendita presunta, il sottosegretario ha riferito che il termine di centoventi giorni, di cui all’articolo 11, comma 7, del decreto-legge n. 16 del 2012, per la presentazione degli atti di aggiornamento catastale da parte dei soggetti obbligati, risulta scaduto il 31 agosto 2012 e che la richiesta di proroga di detto termine potrebbe configurare una disparità di trattamento nei confronti dei contribuenti che hanno già adempiuto al previsto obbligo di legge. Il sottosegretario Vieri Ceriani ha pertanto concluso “che non sussistono necessità oggettive che giustifichino una richiesta di proroga di detti adempimenti tributari”. Gli agricoltori interessati devono dunque accelerare le procedure di accatastamento: ricordiamo che l’Unione Agricoltori ha stipulato accordi con professionisti abilitati, in grado di svolgere correttamente le pratiche a prezzi concordati. Informazioni dai tecnici e in tutti gli uffici zonali.



Articolo 62, sanzioni pesanti
Le nuove regole sui termini e le modalità di pagamento dei prodotti agroalimentari (introdotte dall`articolo 62 del decreto legge n. 1/2012) potrebbero fare da battistrada al progetto legislativo relativo alle altre tipologie di transazioni commerciali. Lo scrive Gian Paolo Tosoni sul Sole24Ore di venerdì 2 novembre precisando che “per il momento, i contenuti dello schema di decreto legislativo varato dal Governo in attuazione della direttiva comunitaria 2011/7/Ue, relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento, sono meno rigorose di quelle già operative per le cessioni di prodotti agricoli ed alimentari”.