Diritti di impianto: sguardo attento al negoziato

07/01/2013

A conclusione della riunione del Gruppo di Alto Livello sul regime dei diritti di impianto vitivinicoli che si è tenuta a dicembre a Bruxelles, il presidente di Confagricoltura Alessandria e Piemonte Gian Paolo Coscia ha commentato le conclusioni del gruppo, guardando al futuro della non facile trattativa. “Dalla riunione sono indubbiamente emersi alcuni aspetti positivi, grazie anche al contributo della delegazione italiana – ha detto Coscia – Si è preso nota che la maggioranza degli Stati membri e degli stakeholder appoggiano una proroga del regime attuale dei diritti di impianto oltre il 2015 e che una maggioranza dei componenti del Gruppo sono propensi non ad una liberalizzazione tout court (come espresso in più occasioni anche dal Parlamento europeo e da ultimo dal presidente della Comagri Paolo De Castro) ma a prendere in considerazione un sistema di regolazione delle produzioni vitivinicole”. “La questione – ha proseguito il Presidente di Confagricoltura – è ora quella di affrontare nel merito gli aspetti indicati dal Gruppo nelle conclusioni fatte”. L’entità della ‘clausola di salvaguardia’, che deve consentire una limitata espansione degli impianti; i criteri per concedere le autorizzazioni, che come lo stesso Gruppo ha indicato debbono essere obiettivi e non discriminatori, l’entrata in vigore del nuovo regime ed il periodo di transizione: riferimenti temporali importanti che Confagricoltura chiede di gestire al meglio con particolare attenzione alla questione dei titoli “in portafoglio”. “A questo punto – ha concluso Coscia – chiediamo al Parlamento europeo ed ai Ministri dell’UE di proseguire il lavoro, migliorando le ipotesi sul tappeto nell’interesse dei nostri vitivinicoltori.”