In breve del 27 Gennaio 2014

27/01/2014

Politiche agricole, ministero senza ministro
Nunzia De Girolamo si è dimessa da ministro delle Politiche agricole. L’annuncio ieri sera alle 19,49 con un comunicato stampa immediatamente ripreso dai social network , dalle agenzie di stampa e da tutti i quotidiano in edicola questa mattina.  “Mi dimetto da Ministro. L'ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo. Ho deciso di lasciare un ministero – spiega Nunzia De Girolamo -  e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità”. Tra i candidati alla successione Mario Catania di Scelta Civica, già alla guida del dicastero di Via XX Settembre nel governo Monti e Maurizio Martina, del Pd, già sottosegretario al Mipaaf con delega all’Expo, ma non è escluso che il presidente del Consiglio Enrico Letta possa assumere l’interim del ministero in attesa di un rimpasto di governo più corposo.

 
L’agricoltura che verrà
La Commissione dell’Unione Europea, nel rapporto “Prospects for agricultural markets and income in the EU 2013-2023” pubblicato alla fine dell’anno scorso, prevede che ci sarà una crescita moderata del settore agricolo, in linea con la ripresa economica generale attesa nei prossimi anni nell'Unione Europea, con un lieve aumento dei redditi e limitazioni più stringenti dal punto di vista della legislazione sull'ambiente, in attesa di capire come gli Stati intendono applicare il nuovo regime dei pagamenti diretti nelle diverse regioni europee. I particolari sul rapporto sono pubblicati sull’ultimo numero de L’Informatore Agrario.

 
Mercati internazionali dei prodotti agricoli, si cerca di evitare le speculazioni
A livello europeo è stata raggiunta un’intesa tra il Parlamento e la Commissione sulle misure che potranno essere adottate per frenare la speculazione internazionale sui prodotti agricoli. Il mercato è globale e l’andamento di domanda e offerta influenza i prezzi del pianeta, ma le trattative sui derivati a volte incidono pesantemente sulla volatilità delle quotazioni. Ora si cerca di porre un limite a queste fluttuazioni con controlli più rigorosi. I particolari sul servizio pubblicato nell’ultimo numero di Agrisole.


Il prezzo del latte continua a tenere banco
Agrisole, il settimanale di agricoltura del gruppo Sole24Ore di questa settimana, evidenzia che le consegne di latte sono in calo e i prezzi sono aumentati un po' in tutta Europa. Oltre la soglia dei 40 euro il quintale, addirittura, in Baviera, a partire dal novembre scorso. E la settimana scorsa in Lombardia il prezzo è stato fissato a 44,50 euro il quintale, mentre crescono le quotazioni delle produzioni Dop del Parmigiano Reggiano e Grana Padano.


Arriva un po’ di neve
I “Dì ’d laMerla” – scrive il meteorologo Fulvio Romano sulla Stampa di questa mattina -sembrano quest’anno in grado di portare la neve in pianura, grazie ai flussi nord atlantici raffreddati da contributi che spirano dall’Artico. Passate le tiepide giornate di Foehn, trascorsi i primi due giorni della settimana con nuvole sulle Alpi, fiocchi su Alto Verbano e Ossola ma quasi sereno altrove, sarà il mercoledì a portare una spruzzata bianca su Vallée e Piemonte, fin dalla mattinata. L’ accumulo più importante, 20 centimetri, tra entroterra ligure e Cuneese specie nella serata-nottata di mercoledì. I fiocchi nella notte si sposteranno tra Biella e Novara, concedendo nella mattina seguente una breve tregua. Da venerdì – continua La Stampa - saranno le piogge a prevalere su gran parte della regione, mentre sul Basso Piemonte è prevista neve ma a quote più alte, sopra i 500 metri. E non sarà finita, perché la perturbazione si attarderà sul Nord Ovest sabato e domenica, con piogge sparse che diventeranno neve a quote di alta collina, grazie ai flussi più temperati in arrivo dal mar Ligure.