In breve del 22 Marzo 2013

22/03/2013

Sistri, il Ministero ci riprova
Nel sito del Ministero dell’Ambiente è stata pubblicata una nota in cui si informa che a breve sarà emanato il decreto con cui verrà definita la data di entrata in vigore del Sistri.

L’art. 52 del dl 83/12 convertito nella legge 134/12 ha sospeso l’operatività del Sistri fino al completamento delle verifiche amministrative e funzionali del sistema e comunque non oltre il 30 giugno 2013. Tale decisione, anche se parzialmente, dà risposta alle istanze presentate da Confagricoltura, congiuntamente alle altre organizzazioni di Agrinsieme, sia al Ministero dello Sviluppo Economico, nel corso delle ultime riunioni tenutesi presso il garante delle PMI, sia al Ministero dell’Ambiente. In relazione a quanto comunicato dal Ministero dell’Ambiente il Sistri sarà attivato dal 1 ottobre 2013 per i produttori di rifiuti pericolosi con più di dieci dipendenti e per gli enti e le imprese che gestiscono rifiuti pericolosi, mentre per tutte le altre imprese l’avvio del sistema è fissato per il 3 marzo 2014. Dal 30 aprile saranno avviate, per concludersi entro il 30 settembre, le procedure di verifica per l’aggiornamento dei dati delle imprese per le quali il sistema partirà ad ottobre. Dal 30 settembre al 28 febbraio 2014 sarà effettuata analoga verifica per tutte le altre imprese. Il pagamento dei contributi di iscrizione al sistema resterà sospeso per tutto il 2013.

Decreto flussi, al via le domande
La Circolare del 19.3.2013 deii Ministeri dell’Interno e del Lavoro fornisce indicazioni operative in merito al decreto concernente la programmazione della quota di lavoratori extracomunitari stagionali autorizzati ad entrare in Italia nell’anno 2013. Il decreto fissa in 30.000 unità il numero di lavoratori extracomunitari stagionali che potranno essere ammessi nel nostro territorio nell’anno in corso, riducendo di 5.000 unità la quota programmata per l’anno precedente (35.000). La circolare ministeriale conferma che anche quest’anno, nelle more della pubblicazione del DPCM, le associazioni di categoria possono pre-caricare le istanze telematiche di nulla osta al lavoro. Le domande devono essere presentate esclusivamente in via telematica, o direttamente dal datore di lavoro o tramite le associazioni di categoria. Le richieste potranno riguardare esclusivamente i lavoratori provenienti da determinati Paesi: Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, India, Kosovo, Repubblica Ex Iugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia. Le richieste, inoltre, potranno avere ad oggetto i nulla osta al lavoro pluriennale per cittadini extracomunitari provenienti dai Paesi precedentemente indicati che siano entrati in Italia per motivi di lavoro stagionale per almeno 2 anni consecutivi. È confermata la procedura di silenzio-assenso per la richiesta di nullaosta al lavoro stagionale per lavoratori extracomunitari già assunti negli anni precedenti da parte di uno stesso datore di lavoro, introdotta dal decreto legge n. 5 del2012 (cd. decreto semplificazioni). Per le domande ci si può rivolgere all’Ufficio Paghe dell’Unione.

Approvate le misure di transizione della Pac
La Commissione europea ha approvato alcune modifiche al regolamento d’applicazione dello sviluppo rurale (Reg.1974/2006) nell’ottica di gestire il periodo di sovrapposizione tra l'applicazione dei programmi di sviluppo rurale 2007-2013 e l'applicazione dei programmi e delle disposizioni riguardanti il periodo di programmazione successivo (in corso di discussione nell’ambito della riforma della PAC). La Commissione ha dunque adottato questo regolamento per evitare che gli Stati membri assumano nuovi impegni giuridici nei confronti dei beneficiari in relazione a misure pluriennali che possano protrarsi per buona parte del periodo di programmazione successivo e a misure che, in base alla nuova strategia di sviluppo rurale, saranno probabilmente abbandonate o subiranno modifiche consistenti. In quest’ottica dopo il 31 dicembre 2013 non sarà possibile adottare nuovi impegni per le misure 113 e 131 (che non saranno probabilmente riprese nella nuova programmazione) e 221 e 223 (che invece dovrebbero subire sostanziali modifiche dal 2014). Per tutte le altre misure i soli limiti riguardano i termini per il pagamento (31.12.2015). Non vi sono invece garanzie per quanto riguarda la possibilità che eventuali pagamenti effettuati dopo il 2015, e riferiti ad impegni assunti nell'ambito di questa programmazione, possano essere presi in carico dalla futura programmazione. Le misure agroambientali (214, 215 e 225) possono essere prorogate solo fino al 2014. Infine si prevede la possibilità di trasferire risorse da un asse all'altro nel 2014 e 2015 fino al 3% dell'importo globale e si stabilisce l'ammissibilità delle spese relative alla valutazione ex ante, e altre attività preparatorie necessarie per la redazione dei nuovi programmi post 2014, purché una apposita disposizione in tal senso sia inserita negli attuali PSR.