In breve del 6 Marzo 2014

06/03/2014

Vendita diretta, obbligatoria l’iscrizione alla Camera di Commercio
Se il piccolo imprenditore agricolo vuole vendere al minuto su area pubblica i propri prodotti, è irrilevante il fatto che non abbia superato il limite di fatturato che rende obbligatoria l'iscrizione in Camera di Commercio.


Farinetti (Eataly) è contro il km zero
Il patron di Eataly è realista: il Km zero non risolve i problemi di mercato e si guadagna con l’internazionalizzazione. “Non sono un fanatico dei prodotti a km 0, anzi sono sostanzialmente contro i km zero, perché se noi fermiamo la libera circolazione delle merci nel mondo, fermiamo anche la libera circolazione delle idee. Però sono per trasportare solo le eccellenze e non tutto. È lampante che io mangio una mela italiana, e non mangio una fragola oggi, che è fuori stagione, che deve arrivare da un'altra parte del mondo. Però io vorrei vendere, noi vogliamo vendere Barolo e Barbaresco ai cinesi”, ha detto Oscar Farinetti a Mix24.


Vino, si bevono più prodotti di qualità
Consumi di vino in Italia in caduta libera ma l'aumento a due cifre dei prezzi dà fiato ai produttori. L'anno scorso le vendite di vino confezionato nella grande distribuzione – scrive IlSole24Ore - sono cresciute a valore del 3,1% a 1,51 miliardi ma sono scivolate a volume del 6,5%. Un aumento medio dei listini di oltre il 10% ha permesso ai produttori di parare il colpo; l'anno prima le vendite erano calate del 3,7% ma il valore era salito dell'1,7%.


Utili di filiera sempre più ridotti per l’agricoltura
Su 100 euro di spesa in prodotti agricoli freschi, infatti, solo 1,8 euro, al netto di salari e ammortamenti, rimangono nelle tasche dei produttori. È il dato che emerge da AgrOsserva - l'osservatorio di Ismea e Unioncamere sulla congiuntura dell'agroalimentare italiano - dedicato all'analisi della distribuzione del valore lungo la filiera alimentare e al tema della produzione e dell'impiego dei rifiuti nel settore. Accanto ai due focus e ai dati del IV trimestre dell'anno, AgrOsserva analizza il bilancio complessivo del 2013 per l'agricoltura e l'industria alimentare, presentando il ritratto di un settore segnato da eventi atmosferici avversi per alcune colture e ancora sotto forte tensione a causa del protrarsi della crisi. Con il risultato di dover registrare la scomparsa di quasi 33 mila aziende agricole in dodici mesi, pari ad una riduzione della base imprenditoriale del 4% rispetto al 2012. Ulteriori approfondimenti sul sito www.ismea.it