L’ultima guerra della storia umana raccontata ad Alessandria in un avvincente convegno di Confagricoltura Donna

02/04/2013

Negli ultimi anni Confagricoltura Donna Alessandria, associazione al femminile di Confagricoltura Alessandria, si è dedicata nella sua attività di organizzazione eventi alla preparazione di incontri volti alla conoscenza di alcuni prodotti della terra che sono alla base dell’alimentazione e al tempo stesso sottolineano le caratteristiche del territorio dal quale provengono, la nostra provincia. Nel 2013 Confagricoltura Donna Alessandria ha voluto approfondire non un prodotto specifico, ma l’agricoltura nella sua interezza, in un unico grande evento (e non più in un corso, ma in un convegno) sugli argomenti trattati dal professor Antonio Saltini nel suo libro “2057: l’ultimo negoziato”. Nell’anno 2057 la terra è giunta a sommare 14 miliardi di abitanti. Sui continenti sovrappopolati non ci sono campi per produrre il pane per tutti i componenti della famiglia umana. La penuria aggrava conflitti già accresciuti. Un negoziante italiano si impone, per la spregiudicata abilità, al centro di una campagna commerciale che diviene rovente: l’impossibilità di soddisfare tutte le richieste acuisce le tensioni latenti, innescando l’ultima deflagrazione. Maestro del gioco, l’italiano conduce una partita funambolesca su una pluralità di tavoli, fino all’errore fatale che prelude lo scoppio della guerra nucleare, l’ultima guerra della storia umana. “Saltini crea il più inquietante quadro fantapolitico dell’umanità nel 2057, quando suppone che realizzatasi la previsione più pessimistica della terna proposta dall’ONU alcuni anni addietro, salita la popolazione mondiale a quattordici miliardi, la carenza di grano induca le potenze militari superstiti ad affrontarsi per il controllo degli ultimi spazi agricoli” ha commentato il giornalista Salvatore Giannella (penna pluripremiata del panorama italiano, autore tra l’altro per “Il lunedì”, “Airone” e “Oggi”) che ha intervistato e dibattuto con l’illustre luminare per quasi due ore, tenendo alta l’attenzione del pubblico accorso numeroso alla Camera di Commercio di Alessandria il 5 marzo scorso. Il professor Antonio Saltini, celebre autorità nell’ambito delle Scienze agrarie, doppiamente laureato in Legge e in Agraria, giornalista per diverse testate nazionali, scrittore, docente di Storia dell’agricoltura alla Facoltà di agraria dell’Università degli Studi di Milano, ha saputo narrare con maestria gli scenari apocalittici della sua opera letteraria e allo stesso tempo spaziare nel discorrere in ogni ambito dello scibile umano, toccando temi basilari quali i mercati mondiali dei cereali, l’aumento demografico e la futura domanda di cibo, la cementificazione e l’erosione del suolo. Nel cuore di ogni discorso la difesa della ricerca scientifica e genetica in agricoltura, ritenuta dal relatore pilastro fondamentale per una possibile soddisfazione dei crescenti bisogni alimentari. L’interessante dialogo tra Saltini e Giannella è stato intervallato da letture scelte di brani tratti dal libro a cura di Massimo Poggio, attore alessandrino di teatro, televisione e cinema, considerato tra i più dotati della sua generazione. Gli argomenti trattati sono stati ripresi dall’agronomo Giuseppe Concaro, amministratore delegato di CADIR LAB Srl e presidente di SATA Srl, che ha anche introdotto uno scambio di vedute sul tema del frumento alessandrino, seguito dalla proiezione del video “Il grano di Alessandria”, girato nelle nostre terre, presentato dall’agronomo Marco Visca, responsabile tecnico di Confagricoltura Alessandria. “Considerando l’argomento di grande attualità ed attrattiva per i temi trattati e per i relatori che sono intervenuti, abbiamo ritenuto ancora più interessante presentarlo a marzo, mese dedicato alla donna - ha commentato Maria Teresa Bausone, presidente di Confagricoltura Donna Alessandria, nonché ideatrice del convegno - La donna, che ha sempre svolto un lavoro centrale e silenzioso nella definizione dei problemi inerenti i destini dell’umanità, avendo riconosciuta una sua autonoma autorevolezza può presentarsi oggi come motore di nuovi percorsi rivolti al miglioramento della difficile attualità che il nostro secolo ci sta proponendo”.

Rossana Sparacino