In breve del 29 Marzo 2013

29/03/2013

Cessione prodotti agricoli, la legislazione europea “supera” l’articolo 62
L’Ufficio legislativo del Ministero dello sviluppo economico ha risposto al quesito giuridico posto da Confindustria e relativo all’eventuale superamento della disposizione concernente i termini di pagamento nelle relazioni commerciali in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari, di cui all’articolo 62 del decreto-legge n. 1 del 2012. In particolare, la risposta (nota n. 5401 del 26 marzo 2013, ritiene che, in applicazione del generale criterio della successione delle leggi nel tempo e del criterio di prevalenza del diritto europeo su norme nazionali incompatibili, la disciplina in materia di ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali afferenti alla cessione di prodotti agricoli e agroalimentari, di cui al citato art. 62, sia stata tacitamente abrogata da quella successiva più generale, di derivazione europea, introdotta dal decreto legislativo n. 192 del 2012 di attuazione della direttiva 2011/7/UE in materia di ritardi di pagamento in tutte le transazioni commerciali.

Pac, arrivano i tagli per i pagamenti diretti
Il budget pluriennale dell’Unione Europea va giù – si legge sul sito de L’Informatore Agrario - e la prima politica a farne le spese è la Pac. La Commissione Ue ha presentato una proposta di taglio dei pagamenti diretti per l’anno 2014 per 1 miliardo e 471 milioni di euro, circa il 5%, con esenzione per i primi 5.000 euro. La riduzione si applica alle domande del 2013. Si tratta del primo effetto dell’accordo al ribasso siglato dai capi di Stato e di Governo sul budget pluriennale dell’Ue il 7 e 8 febbraio scorso.

Secondo uno strumento legislativo introdotto nel 2003, che non era mai stato necessario utilizzare, la Commissione è obbligata a tagliare i pagamenti diretti per rispettare i tetti di spesa stimati del nuovo anno di bilancio. La proposta dovrà ora essere esaminata da Parlamento e Consiglio: se le due istituzioni non trovassero un accordo entro giugno la Commissione potrebbe decidere autonomamente.

In autunno le stime su cui si basa il taglio saranno aggiornate e la riduzione adattata di conseguenza, con una decisione definitiva attesa per il 1° dicembre.

Prorogata l’esenzione ticket
La Regione Piemonte ha prorogato fino al 31 marzo 2014 la validità delle esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria rilasciate in base al reddito con codici E01, E03, E04, precedentemente in scadenza il prossimo 31 marzo. I tre codici identificano le esenzioni rilasciate ai cittadini con meno di 6 anni e più di 65 con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro (E01), ai titolari di assegno sociale (E03) ed ai titolari di pensione al minimo con più di 60 anni ed un reddito inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (E04). Sono escluse dalla proroga le esenzioni con il codice E02 rilasciate alle persone titolari (o a carico di altro soggetto titolare) della condizione di disoccupazione con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. I soggetti inclusi in questa categoria, considerata l’estrema variabilità della condizione di disoccupazione, dovranno recarsi agli sportelli del distretto di residenza per l’eventuale rinnovo del certificato. La Regione ha comunicato che la data di scadenza riportata sulle esenzioni E01, E03, E04 in vigore deve intendersi al 31 marzo 2014 ed il certificato quindi non sarà riemesso.