In breve del 7 Novembre 2014

07/11/2014

Presentata una proposta di legge regionale sulla caccia
Ieri, nel corso di un incontro che si è svolto all’assessorato regionale all’Agricoltura, è stata distribuita ad associazioni agricole, venatorie e ambientaliste una bozza di disegno di legge sulla tutela della fauna e sulla gestione faunistico-venatoria in Piemonte.

La nutria è una specie nociva
Con il decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, è stata apportata una modifica all’articolo 2, comma 2, della legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” inserendo le nutrie nell’elenco delle specie nocive alle quali non viene accordata alcuna forma di tutela. In questo modo le nutrie sono passate dallo status di “fauna selvatica”, e quindi protetta, a “specie nociva”, alla stregua di animali infestanti e dannosi. L’intervento – ha chiarito il Ministero della salute – si è reso necessario in considerazione del fatto che, "l’estrema diffusione delle nutrie che in alcuni territori sono stimate nell’ordine di centinaia di migliaia di esemplari, a causa delle loro caratteristiche etologiche, sta determinando gravi problemi sia per le colture agricole che per lo stesso mantenimento dell’integrità ambientale”. Con un’apposita circolare interministeriale del 31 ottobre scorso sono quindi stati individuati percorsi gestionali per la riduzione delle nutrie. Le novità legislative producono due effetti: 1) trasferire la competenza sulla gestione delle nutrie, attualmente in capo a Regioni, Province e Comuni; 2) consentire la gestione delle problematiche relative al sovrappopolamento delle nutrie, l’utilizzo di tutti gli strumenti sinora utilizzati per le specie nocive non solo in materia di contenimento, ma anche per l’eliminazione totale di questi animali analogamente a quanto si fa nelle derattizzazioni. A questo punto è necessario che i comuni, anche in forma consortile, provvedano a una valutazione demografica della popolazione di nutrie, mediante censimenti, allo studio e alla predisposizione di piani di controllo.

Prima casa, per ottenere le agevolazioni è essenziale trasferirvi la residenza
Il trasferimento della residenza nell’immobile acquistato è elemento essenziale per conseguire il beneficio delle agevolazioni prima casa, la cui decadenza non può essere impedita né da motivi di salute riguardanti l’acquirente né da opere di consolidamento dell’edificio limitrofo. La Corte di cassazione, con la sentenza del 17 ottobre 2014, n. 22002, ha avuto modo di continuare nella sua attività di elaborazione della casistica delle cause di forza maggiore che possono essere invocate dai contribuenti per evitare la decadenza dal beneficio agevolativo previsto per chi acquista un immobile con l’impegno di adibirlo ad abitazione principale.