Latte: dopo l’incontro di oggi con gli agricoltori, la regione incontrera’ gli industriali. Confagricoltura Piemonte chiede anche di conoscere i dati dei fondi pubblici a favore delle industrie lattiero-casearie in attesa del confronto con la GDO

22/10/2015

Una folta delegazione di Confagricoltura Piemonte, guidata dal produttore di latte e vicepresidente di Confagricoltura Torino Guido Oitana, ha partecipato questo pomeriggio all’incontro con l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero sulla crisi del comparto latte.

Ferrero ha accolto la richiesta di Confagricoltura Piemonte di un’immediata convocazione delle rappresentanze degli industriali lattiero-caseari e della grande distribuzione organizzata e domani incontrerà la parte industriale.

Gli agricoltori di Confagricoltura ritengono comunque che il confronto sia indispensabile anche con la GDO per impostare un processo di riequilibrio dei ricavi all’interno della filiera.

“Bisogna rivedere i rapporti tra le parti, che devono necessariamente crescere e maturare – afferma Oitana - Assistiamo ancora troppo spesso a posizioni poco rispettose delle legittime richieste del mondo produttivo”. Il prezzo del latte è palesemente sbilanciato a scapito degli allevatori: oggi la materia prima incide meno del 20% del prezzo finale, mentre 18 anni fa incideva per il 35%. Esaminando lo storico del valore del latte alla stalla dal 1983 ad oggi emerge chiaramente la situazione (vedi tabella).

Confagricoltura Piemonte oggi ha chiesto inoltre di conoscere con urgenza i finanziamenti pubblici che sono stati erogati negli ultimi dieci anni a favore delle industrie lattiero-casearie operanti nel territorio subalpino e i contratti di filiera che sono stati sottoscritti ai fini dell’ottenimento di tali finanziamenti, verificando il rispetto degli accordi.

All’assessore Ferrero Confagricoltura Piemonte ha infine chiesto che la Regione concordi con le rappresentanze del mondo agricolo iniziative di promozione e di valorizzazione delle produzioni locali, attivando le opportune misure del nuovo Programma di Sviluppo Rurale, nonché di attivarsi nei confronti del Ministero delle Politiche agricole e del Governo per una pronta attuazione del “Pacchetto latte”, finora soltanto annunciato.