Oleodotto Eni di Tortona: incontri con i Sindaci di Castelnuovo Scrivia e Tortona

12/10/2015

Lunedì 6 ottobre presso il Comune di Tortona si è tenuto un incontro avente per oggetto lo sversamento di benzina dall’oleodotto Eni, che ha inquinato una vasta area di terreni agricoli a ridosso del torrente Scrivia, coltivati da diversi agricoltori.
Una delegazione di agricoltori accompagnati dai rappresentanti di Confagricoltura e delle altre Associazioni di Categoria hanno espresso al Sindaco Gianluca Bardone, all’ass. all’Agricoltura Marcella Graziano e all’ass. all’Ambiente Davide Fara tutta la loro preoccupazione a riguardo.
La delegazione di Confagricoltura presente all’incontro era formata dal presidente della Zona di Tortona Stefano Pareti, dal responsabile Sindacale Mario Rendina, da Paolo Castellano e dagli associati Giovanna Bottazzi, Gianfranco Castellotti e, in rappresentanza dell’Azienda Raffaella Gavio, Massimo Medicina.
I componenti della delegazione hanno evidenziato che a distanza di oltre due mesi dallo sversamento di benzina dall’oleodotto, che ha provocato l’inquinamento di terreni e pozzi privati soprattutto nella zona Rondò di Tortona, non si conosce ancora la reale entità dell’inquinamento.
Alla richiesta di conoscere più approfonditamente l’entità e il grado di inquinamento, il Sindaco si è impegnato nel dire che fornirà informazioni precise non appena sarà in possesso degli ultimi dati del monitoraggio da parte dell’Eni.
La delegazione di Confagricoltura unanime ha chiesto al Comune di istituire una commissione apposita in cui coinvolgere le organizzazioni agricole, l’ASL, l’Arpa, l’Ufficio Ambiente del Comune e un rappresentante di Eni al fine di essere informata puntualmente e in tempo reale sull’evolversi della situazione e soprattutto conoscere le azioni e gli interventi che verranno decisi per la bonifica dei luoghi e il risarcimento dei danni che senz’altro risulteranno.
Inoltre, la medesima delegazione ha chiesto al Sindaco di intervenire a supporto presso la Regione Piemonte chiedendo la deroga alle normative che regolano la rotazione delle colture (possibilità di ristoppio), in quanto non è possibile ad oggi fare una previsione sulle revoche delle ordinanze che vietano l’uso dell’acqua per irrigazione alle colture. La persistenza di questo divieto comporterebbe alle aziende agricole l’impossibilità di coltivare colture irrigue, orticole e mais.
La stessa delegazione di Confagricoltura con l’aggiunta di Massimo Gonella il 29 settembre scorso ha incontrato, per le stesse problematiche l’Amministrazione Comunale di Castelnuovo Scrivia, territorio nel quale risultano coinvolte altre aziende agricole associate, tra le quali quella di Gianfranco Castellotti.
I vertici di Confagricoltura seguono con particolare attenzione la vicenda e sono in programma ulteriori riunioni e incontri diretti con gli associati coinvolti, per discutere eventuali azioni da intraprendere a tutela delle aziende associate.