Commenti positivi per la nuova Legge di Stabilità

02/11/2015

Da pochi giorni siamo a conoscenza della prima bozza della Legge di Stabilità che, come ogni anno, fissa i parametri della tassazione per noi e per le nostre imprese. Il lungo lavoro di confronto svolto da Confagricoltura e da Agrinsieme con il Governo, sembrerebbe aver dato i suoi frutti. Pur con la cautela d’obbligo, visto che la Legge di Stabilità deve ora passare al vaglio delle Camere e potrebbe subire delle modifiche, i primi commenti sono positivi. Come ormai avrete saputo, sono state abolite IMU e IRAP per tutti gli agricoltori professionali (CD e IATP) sia in zona svantaggiata sia in pianura. L’IRAP si continuerà a pagare per le attività connesse all’agricoltura, come l’agriturismo e gli allevamenti eccedenti. L’abolizione dell’IMU porterà al ripristino di una parte dell’IRPEF sul reddito dominicale, ma il saldo rimane positivo. Non pagheremo neppure più la TASI sulla prima casa e sono state confermate le agevolazioni sulla piccola proprietà contadina. Gli agricoltori professionali, proprietari e conduttori del fondo, non saranno neanche toccati dalla rivalutazione degli estimi catastali del 30% che riguarderà invece gli altri proprietari. La stabilizzazione della tassazione sulla produzione di energie alternative, fotovoltaico e biogas, accoglie finalmente le richieste di Confagricoltura e consente alle imprese di rispettare i loro programmi di investimento. Pure l’eliminazione delle agevolazioni contabili per le aziende al di sotto dei 7.000 euro di fatturato, a partire dal 2017, consente di focalizzare le attenzioni sulle vere imprese tralasciando attività che erano ormai puramente amatoriali. Un piccolo contributo è stato dato anche ai produttori di latte in regime IVA semplificato, con l’aumento della percentuale di compensazione IVA dall’8,8% al 10%. Questo è ben poca cosa rispetto alle reale necessità del settore, che versa in momenti di grande sofferenza, ma è comunque apprezzabile lo sforzo per venire incontro ai produttori. Le uniche note dolenti sono i tagli prospettati ai CAF e ai Patronati, che creeranno sicuramente delle difficoltà alle nostre organizzazioni. Il risultato ottenuto dimostra una volta ancora quale sia l’importanza del dialogo fermo e costante con il Governo e la forza che l’aggregazione di sigle sindacali come quella operata in Agrinsieme può avere in queste trattative. Adesso molti vorranno mettere il cappello su queste conquiste sindacali (e qualcuno lo ha già fatto), ma nei giorni della protesta contro l’IMU della primavera passata non mi ricordo la presenza di altre sigle sindacali diverse da quelle facenti parte di Agrinsieme, né tantomeno bandiere gialle nelle piazze italiane.

Luca Brondelli