Legge di Stabilità 2016: il testo del disegno è al Senato

29/10/2015

Il testo del disegno della Legge di Stabilità è arrivato al Senato dove ha iniziato il suo iter parlamentare per l’approvazione definitiva. Segnaliamo tutti i punti salienti per il nostro settore in modo da fornire il quadro complessivo aggiornato. Il testo, non essendo definitivo, è passibile di modifiche.

Le principali novità in materia fiscale

Per il settore agroalimentare le principali novità introdotte dal disegno di legge riguardano l’ambito fiscale.

ESENZIONE IMU
Per quanto riguarda l’IMU tutti i soggetti ubicati nelle zone montane e collinari (come previsto dalla circolare ministeriale del 14 giugno 1993) sono esentati dal pagamento di questa imposta. Per la definizione di “comune montano”, “parzialmente montano” e “non montano”, vengono superati i criteri previsti dall’ISTAT (che hanno caratterizzato l’applicazione dell’IMU per il 2014/2015); si torna alla situazione precedente al 2014.
Inoltre è disposta l’esenzione dall’IMU per i terreni agricoli, indipendentemente dalla loro ubicazione (quindi anche in pianura), posseduti e condotti da Coltivatori Diretti e IAP (Imprenditori Agricoli Professionali), comprese le società IAP. Sono inoltre esenti i terreni ubicati nei comuni delle isole minori e quelli a immutabile destinazione agro - silvo - pastorale a proprietà collettiva. Per effetto dell’esenzione dall’IMU, per i terreni suindicati, è ripristinata la tassazione ai fini IRPEF sul reddito dominicale.

TASI
Eliminata la TASI sulla prima abitazione, naturalmente viene eliminata anche per l’azienda agricola che risulta essere prima abitazione.

IRAP
Viene soppressa l’IRAP per le imprese agricole che svolgono le attività di cui all’art. 32 (quello sul reddito agrario) del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), ovvero che svolgono le seguenti attività:
a. le attività dirette alla coltivazione del terreno e alla silvicoltura;
b. l’allevamento di animali con mangimi ottenibili per almeno un quarto dal terreno e le attività dirette alla produzione di vegetali tramite l’utilizzo di strutture fisse o mobili;
c. le attività dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione, ancorché non svolte sul terreno, di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo.
L’abrogazione vale anche per tutti i soggetti che svolgono le attività agricole, comprese le società, anche se non hanno optato per l’applicazione del reddito agrario e le cooperative agricole. Mentre continua ad applicarsi l’IRAP, con l’aliquota ordinaria, per le attività agricole che non rientrano nel reddito agrario (come ad es. gli allevamenti eccedenti e l’agriturismo).

DETRAZIONI FISCALI PER INTERVENTI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA, RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E ACQUISTO DI MOBILI
L’articolo 6, comma 1, attraverso la modifica degli articoli 14,15 e 16 del decreto-legge n. 63 del 2013, proroga al 31 dicembre 2016 i termini entro i quali sostenere le spese per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di efficienza energetica per poter beneficiare della detrazione dall’imposta lorda prevista dal predetto decreto (50% per le spese sostenute per la ristrutturazione edilizia e 65% per quelle sostenute per la riqualificazione energetica).

IVA
- Abrogato il regime di esenzione in vigore attualmente. A partire dal 1° gennaio 2017 non saranno più esonerati dall’IVA gli agricoltori che hanno un volume d’affari al di sotto dei 7000 euro. Anche per loro quindi scatteranno i conseguenti obblighi documentali e di tenuta dei registri.
- Incremento percentuale di forfetizzazione IVA latte fresco.
Con decreto del MEF di concerto con il MIPAAF sarà aumentata la percentuale di compensazione dall’8,8% al 10%, ai fini del regime speciale IVA, per taluni prodotti del settore lattiero caseario. Si tratta di un piccolo contributo in più per un settore – quello zootecnico – che versa in uno stato di particolare difficoltà.

Pellet-IVA
Con il comma 11 viene ripristinata l’aliquota IVA al 10% per il pellet (un biocombustibile addensato in forma cilindrica, ricavato dalla segatura essiccata), che nella passata Finanziaria era stata portata al 22%.

IMPOSTA DI REGISTRO
Ferma restando l’applicazione dell’aliquota dell’1% per l’acquisto di terreni agricoli da parte di IAP e CD, viene innalzata dal 12% al 15% l’imposta di registro applicabile ai trasferimenti dei terreni agricoli per gli altri soggetti.

ASSEGNAZIONE E CESSIONE AGEVOLATA DI BENI IMMOBILI AI SOCI E TRASFORMAZIONE IN SOCIETÀ SEMPLICI
Ricalcando precedenti disposizione in materia, è nuovamente concessa la possibilità per le società di assegnare ai soci beni immobili (compresi i terreni agricoli) non strumentali per destinazione o beni mobili registrati ovvero procedere alla trasformazione in società semplici, con importanti agevolazioni in tema di imposte dirette ed indirette.
Più in particolare, sono interessate dalla normativa non solo le società di comodo, ma anche quelle operative per gli immobili non utilizzati direttamente dall’impresa (es. immobili abitativi o terreni concessi in locazione).

RIDETERMINAZIONE DEI VALORI DEI TERRENI ED AREE EDIFICABILI
È disposta una riedizione della possibilità di procedere alla rideterminazione del valore di acquisto delle aree edificabili, dei terreni agricoli e delle partecipazioni societarie posseduti, alla data del 1°gennaio 2016, fuori del regime d’impresa, al fine della determinazione delle plusvalenze tassabili ex art. 67 TUIR.
Per l’affrancamento va versata l’imposta sostitutiva nella misura del 4%, per le partecipazioni non qualificate, e dell’8% per i terreni, le aree edificabili e le partecipazioni qualificate, entro il prossimo 30 giugno 2016, ovvero in tre rate annuali di pari importo maggiorate degli interessi, calcolata sulla base dell’apposita perizia di stima.

RIVALUTAZIONEDEI REDDITI AGRARI E DOMINICALI
Dal 2016 diventa strutturale l’aumento della rivalutazione nella misura del 30% dei redditi dominicali ed agrari dei terreni, con esclusione di quelli posseduti e condotti da CD e IAP.

PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
Confermata nel testo arrivato al Senato la stabilizzazione dell’attuale normativa relativa alla produzione di energia elettrica da impianti di biogas e da fonti fotovoltaiche.
Viene quindi stabilizzato a partire dal 2016 (modifica del comma 423 dell’articolo 1 della legge 23 dicembre 2005, n. 266), l’attuale regime transitorio sulla tassazione sulle agroenergie, evitando così l’entrata in vigore delle disposizioni estremamente penalizzanti previste dal comma 1 dell’art. 22 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, che viene abrogato.
Molto positiva la proroga di questa esenzione, traguardo a cui Confagricoltura ha contribuito in prima linea.
L’impostazione dell’articolo ricalca, come già specificato, le disposizioni attualmente vigenti per il 2015 ed in particolare:
- costituiscono attività connesse ai sensi dell’articolo 2135 e si considerano produttive di reddito agrario, tutte le produzioni agro energetiche, compresa la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali, sino a 2.400.000 kWh anno, e fotovoltaiche, sino a 260.000 kWh anno;
- per la produzione di energia, oltre i limiti suddetti, il reddito viene determinato, ai fini IRPEF ed IRES, applicando il coefficiente di redditività del 25 per cento all’ammontare dei corrispettivi delle operazioni soggette a registrazione agli effetti dell’imposta sul valore aggiunto, relativamente alla componente riconducibile alla valorizzazione dell’energia ceduta, con esclusione della quota incentivo;
- viene fatta salva l’opzione per la determinazione del reddito nei modi ordinari.
Il nuovo comma 423 dell’art. 1 della legge n. 266/05, inoltre precisa con maggiore puntualità l’applicazione del reddito agrario alla produzione e cessioni di carburanti e prodotti chimici specificando che possono essere di origine agroforestale (e non solo rispettivamente da produzioni vegetali e prodotti agricoli). Tale modifica, consente di includere nel reddito agrario anche la produzione di carburanti, come ad esempio il biometano, che derivano anche da matrici non vegetali; così come anche nel caso dei prodotti chimici.

Altre misure

LAVORO
• Sgravio contributivo per nuovi assunti a tempo indeterminato.
Viene riconfermato anche per l’anno 2016 lo sgravio contributivo per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Vengono però modificati al ribasso, rispetto al 2015, la durata (24 mesi anziché 36), la misura (40% anziché l’esonero totale) ed il limite massimo di agevolazione fruibile per ciascun lavoratore (3.250 euro anziché 8.060).
Lo sgravio si applica anche al settore agricolo ma, come nel 2015, viene riconosciuto, su istanza dell’azienda, nei limiti di un budget annuale secondo l’ordine cronologico di presentazione.
• Detassazione dei premi di risultato.
Viene stabilmente disciplinata la tassazione agevolata per i cd. “premi di risultato” corrisposti ai dipendenti sulla base di contratti collettivi aziendali o territoriali. Si tratta di una misura che, introdotta in via sperimentale nel 2008 e prorogata di anno in anno fino 2014, prevede la tassazione agevolata (10%) delle erogazioni premiali legate ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione e delle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili di impresa, fino al limite di 2000 euro.
È anche previsto che il lavoratore possa scegliere di non ricevere in tutto o in parte i premi di risultato e optare per la fruizione di somme e di valori esenti da imposizione fiscale e riconducibili al cosiddetto “welfare aziendale”.
• Part-time dei dipendenti privati con i requisiti di pensione di vecchiaia.
La norma è finalizzata ad accompagnare i lavoratori più anziani al pensionamento in maniera attiva, favorendo al contempo il ricambio generazionale delle maestranze all’interno dei settori produttivi.
Sulla base di un accordo tra lavoratore e datore di lavoro, i rapporti a tempo indeterminato di coloro che raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia entro il 31 dicembre 2018 potranno essere trasformati in contratti part-time (40-60% della prestazione).
• Rifinanziamento ammortizzatori sociali in deroga.
Il Fondo sociale per l’occupazione è stato incrementato di 250 milioni di euro destinati al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2016.
Tale stanziamento ha la finalità di accompagnare la delicata fase di transizione tra la previgente normativa in materia di cassa integrazione e le novità apportate dal d.lgs. n.148/2015.

CAAF
Con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze sarà disposta, a valere dal 2016, la riduzione dei compensi ai CAF per un ammontare pari a 100 milioni di euro.

PATRONATI
Lo stanziamento per il fondo Patronati è complessivamente e proporzionalmente ridotto di 48 milioni di euro. Previsti inoltre un taglio della misura dell’acconto dal 72% al 60% e un taglio dell’aliquota di prelevamento dal fondo da 0,207 a 0,183 per stabilizzare il fondo anche negli anni successivi.

ACCORPAMENTO ISMEA, ISA e SGFA
La legge di Stabilità prevede che l’Istituto sviluppo agroalimentare (ISA) e la Società gestione fondi per l’agroalimentare (SGFA) vengano incorporati nell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA). Un provvedimento positivo che va nella direzione di una semplificazione e di una razionalizzazione di enti, società ed agenzie collegati al Ministero delle Politiche Agricole.

RINNOVO DELLE MACCHINE AGRICOLE
È confermato quanto trapelato nei giorni scorsi: con i commi 1-3 dell’art. 43 si istituisce un fondo per il settore agricolo, presso INAIL, per favorire il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La dotazione finanziaria è complessivamente di 85 milioni di euro in due anni (45 milioni per l’anno 2016 e di 35 milioni a decorrere dall’anno 2017).
Il fondo è destinato a finanziare gli investimenti per l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di trattori agricoli o forestali o di macchine agricole e forestali, caratterizzate da soluzioni innovative per l’abbattimento delle emissioni inquinanti, la riduzione del rischio rumore, il miglioramento del rendimento e della sostenibilità globali delle aziende agricole, nel rispetto del Regolamento (UE) della Commissione n. 702/2014 del 25 giugno 2014 e vi possono accedere le micro e le piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli.
Si tratta di un intervento positivo e più volte richiesto da Confagricoltura per rendere l’obbligo della revisione delle macchine agricole sostenibile per le imprese.

Conclusioni
Ritroviamo nel testo ufficiale approdato in Senato numerosi provvedimenti positivi (come l’abolizione dell’IMU agricola, per citare uno dei più importanti); altre misure positive sono state introdotte nel testo ufficiale rispetto alle prime bozze (quale ad esempio l’assegnazione e la cessione agevolata dei beni immobili ai soci).
Tuttavia restano degli aspetti che riteniamo fortemente penalizzanti, come i pesanti tagli ai CAAF e ai Patronati, per i quali Confagricoltura sta valutando di intervenire in maniera mirata.