In breve del 24 Febbraio 2015

24/02/2015

Firmato il contratto regionale di lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli del Piemonte
Ieri, nella sede di Confagricoltura Piemonte, si è raggiunto l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo regionale di lavoro per i quadri e gli impiegati agricoli del Piemonte, con validità fino al 31 dicembre 2017. L’intesa è stata sottoscritta da Confagricoltura, Coldiretti e Cia per i datori di lavoro e da Confederdia, Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil per i sindacati dei lavoratori. Per la parte economica, si è concordato un aumento contrattuale complessivo del 3,9% delle retribuzioni, con decorrenza dal 1° gennaio 2015, mentre per la parte normativa è stato integralmente confermato il previgente accordo, sottoscritto il 28 aprile 2010. Il contratto, che era scaduto il 31 dicembre 2013, interessa 1931 dipendenti delle aziende agricole piemontesi (839 uomini e 1092 donne).

Cereali in calo a Milano, prezzi stabili a Bologna
La settimana scorsa il mercato nazionale dei cereali ha registrato ancora qualche lieve calo a Milano, mentre dalla borsa merci di Bologna giungono segnali di stabilizzazione per frumento tenero e mais. A livello internazionale è stata una settimana piuttosto tranquilla, senza variazioni di rilievo rispetto alla settimana precedente. A Milano il frumento tenero nazionale ha perso ancora 2 euro/t (panificabile a 196,50 euro/t). Tutto invariato invece a Bologna, dove il prezzo del fino è fermo a 194 euro/t. Come conseguenza dei cali delle scorse settimane, sono in ribasso sia le farine (-5 euro/t) sia i sottoprodotti. Sembra insomma che la stabilità delle quotazioni internazionali e l’assestamento dell’equilibrio tra domanda e offerta possano contribuire a frenare l’onda dei ribassi. A livello internazionale sembrava che agli inizi della settimana potesse esserci un recupero sostanzioso dei prezzi, che è stato però vanificato da un brusco calo tra giovedì e venerdì, dovuto probabilmente alle prese di profitto da parte degli operatori. Il future di marzo del Matif ha chiuso venerdì a 185,75 euro/t, a Chicago la chiusura è stata di 510 cent/bushel. Sono quotazioni che riflettono senza particolari sorprese la media del mese di febbraio. La causa di questa stagnazione è la debolezza dell’export Usa per via della riguadagnata competitività delle esportazioni comunitarie. Il mercato fisico in Francia riflette esattamente questa situazione. L’ultimo prezzo fob a Rouen è di 182 euro/t, ed è difficile che possa risalire di molto nel breve periodo, mentre per il nuovo raccolto potrebbero esserci delle sorprese qualora il raccolto ucraino risultasse minore alle previsioni per via del conflitto nell’Est del Paese. Tutto invariato per il mais nazionale: le quotazioni registrate sono 146 euro/t a Milano e 157 euro/t.

Questa stabilità riflette anche la situazione internazionale, caratterizzata da una bassa volatilità e da scambi piuttosto regolari. A Parigi il future di marzo ha chiuso a 151,25 euro/t, con un ribasso di 1,75 euro/t lo scorso venerdì. La stessa scadenza di Chicago ha chiuso venerdì a 384 cent/bushel (133 euro/t), dopo che il titolo era oscillato tra i 383 e i 390 cent/bushel nel corso della settimana. A Bordeaux il prezzo fob per pronta consegna è di 151 euro/t, anche senza variazioni di nota nel corso della settimana. Come per tutti i foraggi anche per l’orzo i prezzi sono rimasti stabili. A Milano la quotazione è invariata a 189,50 euro/t, a Bologna c’è stato un calo di un euro alla tonnellata (194 euro/t). In netto calo invece i prezzi in Francia: tra giovedì e venerdì l’orzo francese ha perso 4 euro/t a Rouen, dove il prezzo fob è ora di 178,31 euro/t. Nulla da segnalare per i semi di soia nazionali. Le quotazioni sono ferme a Milano (373,50 euro/t) e a Bologna (366 euro/t). A Chicago la chiusura di venerdì del future di marzo è stata di esattamente di 10 dollari/bushel, dopo che nel corso della settimana c’era stato un tentativo di rialzo sino a 1.020 cent/bushel (323,48 euro/t). Stabili anche i semi di colza: a Parigi il future di maggio ha chiuso a 358 euro/t.

Alpeggi in affitto a Tavagnasco
Il Comune di Tavagnasco concede in affitto degli alpeggi comunali tramite una gara che si terrà il giorno 2 marzo 2015 con inizio alle ore 12,30, nella Casa Comunale. La durata degli affitti è di 5 anni a decorrere dal 1 maggio 2015. E’ prevista la possibilità di proroga della durata del contratto per il numero di anni necessario per portare a compimento eventuali impegni derivanti da regolamenti, bandi o direttive dell’Unione europea. La gara si terrà col sistema del pubblico banditore. Le offerte pertanto saranno presentate a voce direttamente durante la seduta. Il prezzo a base di gara (che costituisce il canone annuo di affitto) su cui gli interessati dovranno presentare l’offerta in aumento va da 500 a 1.000 euro a seconda dell’alpeggio. Le offerte in aumento sul prezzo a base d’asta dovranno essere di 100 euro e multipli di 100. In allegato i bandi di gara.