In breve del 23 Gennaio 2015

23/01/2015

Caos Imu 1/ Confagricoltura: per il momento non si deve pagare
Nonostante la decisione di mercoledì del TAR del Lazio non abbia convalidato la sospensione del D.M. del 28/11/2014, già decisa dal Presidente dello stesso tribunale il 23 dicembre scorso su un apposito ricorso presentato da alcune sezioni regionali dell’ANCI, alla data odierna, ancorché non ci siano provvedimenti legislativi di proroga (il Consiglio dei ministri già fissato per ieri è stato rinviato al 28 gennaio prossimo) si ritiene – precisa la Direzione Fiscale di Confagricoltura - che risulti comunque operativo un successivo provvedimento adottato dallo stesso presidente del TAR del Lazio, che sospende l’applicazione del predetto decreto ministeriale al 4 febbraio prossimo.

Caos Imu 2 / Si cerca una soluzione
Si dovrebbe tenere oggi a Palazzo Chigi - secondo quanto riferisce l’agenzia Agrapress - una riunione con il sottosegretario alla presidenza Graziano del Rio sulla questione dell'Imu agricola per discutere una proposta con nuovi criteri di calcolo dell'imposta che si possono applicare dal 2015. Per quel che riguarda il 2014 la proposta prevede o che si applichino tali nuovi criteri, ma serve un decreto legge, oppure che si paghi sulla base dei criteri del decreto interministeriale in vigore, considerando una parte del pagamento (l'eccedenza rispetto ai nuovi criteri) come un acconto per il 2015. Nella serata di mercoledì il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina avrebbe chiamato il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, sollecitandolo a trovare una soluzione a breve. Nel frattempo si susseguono le richieste da parte di parlamentari della maggioranza e dell'opposizione, dall'Anci e dalle organizzazioni agricole, perché si trovi una soluzione. I giornali in edicola questa mattina dedicano ampio spazio alla vicenda Imu.

Caos Imu 3/ Dura presa di posizione di Agrinsieme: Governo confuso, ondivago e intempestivo
“Può essere considerato normale un Paese in cui un imprenditore agricolo, alla vigilia di importanti scadenze, che implicano decisioni e investimenti, navighi nel buio in attesa delle decisioni del governo?” Lo chiede Agrinsieme stigmatizzando l’atteggiamento confuso, ondivago e assolutamente non tempestivo del governo riguardo alle questioni dell’Imu, dell’applicazione della riforma della Pac su pagamenti diretti e piani di sviluppo rurale.  “Non è normale – sottolinea il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle CooperativeAgroalimentari – che, dopo l’emanazione di un provvedimento assurdo (che introduceva il pagamento dell’Imu nelle zone montane secondo criteri altimetrici),  sospeso dal Tar del Lazio fino  al 21 gennaio) una pronuncia dello stesso Tar, che ha ribaltato le conclusioni della prima istanza, annullando la proroga, gli agricoltori si trovino oggi nella situazione di dover pagare entro il 26 gennaio, tra appena quattro giorni”. Aggiunge Agrinsieme: “Non è un Paese normale quello che introduce un  meccanismo di inversione contabile dell’Iva (reverse charge) per le vendite di prodotti agricoli alla Grande Distribuzione Organizzata, che si traduce in una grave perdita di liquidità”. “Non  è normale – continua Agrinsieme – che sia ancora in alto mare e che sia stata rivista in alcuni elementi essenziali (rimettendo in discussione alcuni principi già acquisiti in materia di agricoltore attivo, superfici ammissibili) la seconda bozza di decreto del Mipaaf applicativo della riforma della Pac, che detta anche le condizioni per il cosiddetto ‘inverdimento’. Si stanno rivedendo le disposizioni già approvate nell’autunno scorso riguardanti questioni fondamentali per gli agricoltori per fissare gli ordinamenti produttivi e predisporre le domande della Pac del prossimo maggio”. “Non è normale infine – rileva Agrinsieme – che si debbano attendere alcuni mesi per l’approvazione dei piani di sviluppo rurale, che rappresentano un importante elemento di politica agricola e veicolano oltre 20 miliardi di euro nel periodo di programmazione 2014-2020. Con una possibile lunga soluzione di continuità degli interventi che priva l’agricoltura italiana di importanti misure”. “Fare impresa – conclude il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – esige regole certe e i necessari tempi di programmazione, e non continui ritardi e ripensamenti. Questo vale ancor più in un settore come quello agricolo, di per sé soggetto alle variabili naturali del clima e più esposto di altri ad eventi non prevedibili”.

Luca Brondelli oggi su Telecity
Oggi venerdì 23 gennaio, su Telecity 7Gold (canale 10) nel telegiornale delle 12.30, andrà in onda un servizio sulle assemblee di zona di Confagricoltura Alessandria in corso in questi giorni. Nel servizio un’intervista a Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria.