Diritti viticoli convertibili in autorizzazioni fino al 2020

26/02/2015

Possibile il trasferimento fra regioni

Il 19 febbraio scorso il Ministro Martina ha firmato il Decreto che consente di trasferire i diritti di reimpianto fra diverse regioni e prolunga le tempistiche per trasformare i diritti stessi in autorizzazioni al reimpianto.
Facendo un passo indietro, si ricorda che l’attuale regime dei diritti di reimpianto viticoli, che consente di impiantare un vigneto in funzione della disponibilità dei diritti di reimpianto (aziendali in seguito a estirpi o derivanti da trasferimento) proseguirà fino al 31 dicembre 2015. A partire dal 1° gennaio 2016 entreranno in vigore le autorizzazioni: ogni diritto, per poter essere sfruttato dalle aziende, dovrà essere trasformato in autorizzazione.
Il Decreto Ministeriale (n. 1213 del 19 febbraio 2015) si prefigge lo scopo di rendere più fluido il passaggio dall’attuale sistema a quello che entrerà in vigore dal 2016.
Grazie a questo provvedimento l’Italia può avvalersi di due piccoli vantaggi:
– di una proroga per portare dal dicembre 2015 al dicembre 2020 il termine ultimo per presentare la domanda di conversione dei diritti in autorizzazioni. Senza questa conversione (diritti —> autorizzazioni) i diritti non utilizzati andrebbero persi mentre in questo modo si amplia al massimo il periodo transitorio e si da più tempo a chi possiede un diritto per decidere l’impianto del nuovo vigneto e quindi per richiedere l’autorizzazione. I termini e le modalità per avanzare la richiesta di conversione dei diritti in autorizzazioni, tuttavia, non sono stati ancora definiti.
– l’abrogazione della disposizione del DM 27 luglio 2000 che ha consentito a regioni e province autonome di limitare il trasferimento del diritto di reimpianto. Con l’arrivo del decreto, dunque, sarà possibile acquisire i diritti di reimpianto in tutte le regioni italiane che non avranno più la possibilità di limitarne il trasferimento.

Luca Businaro