Incontro Confagricoltura a Expo: «Pmi agricole e pensionati attivi fondamentali per l’economia. Occorre rilanciare contratti di rete e solidarietà intergenerazionale»

03/06/2015

“Prima l’incontro con le grandi aziende, poi il successivo con quelle familiari. Non c’è contraddizione rappresentiamo le imprese agricole a tutto tondo. Qual è lo spartiacque?  La mia azienda – che è gestita da mio padre, da me e che si prepara all’ingresso di mia figlia - non è forse anch’essa un’impresa familiare?”.  Se lo è chiesto il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, intervenendo all’incontro all’Expo di Milano,  presso l’Auditorium di Palazzo Italia, a cura della Federazione nazionale impresa familiare coltivatrice e dal Sindacato nazionali pensionati della sua Organizzazione.

“Abbiamo bisogno – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura - di aggiornare il concetto di impresa familiare. Questa mette in pratica ‘innovazione’ che poi, con il tempo, diventa ‘tradizione’; un’azienda impegnata per il futuro”.

Il presidente della Federazione dell’impresa familiare, Roberto Poggioni, che ha apprezzato e condiviso le parole di Guidi, ha dichiarato: “Le PMI sono la spina dorsale del Paese anche in agricoltura. Le nostre PMI sono uniche, hanno cuore (la famiglia) e testa, hanno la forza del nucleo familiare e la mentalità imprenditoriale. L’occasione odierna è importante per ricordare l’impegno delle imprese familiari per ’Nutrire il Pianeta’, per sottolineare la loro presenza capillare sul territorio e per esaltare l’impegno concreto per la sostenibilità. Assolvono a compiti fondamentali per il sistema ambientale e per il mantenimento dell’assetto idro-geologico”.

Dal canto suo il segretario nazionale del Sindacato Pensionati di Confagricoltura, Angelo Santori, ha posto l’accento sul ruolo degli agricoltori con i capelli bianchi. “Mi richiamo alla figura del padre del presidente Guidi, che è un esempio concreto di ‘pensionato attivo’ - ha commentato - . Chi conosce il mondo agricolo sa bene che, in agricoltura, non si va mai in pensione. Non nel senso che non si percepisca una pensione (a dire il vero di solito molto esigua) ma perché si continua a lavorare nell’azienda familiare condotta per decenni e poi passata a figli e nipoti. In questi anni di crisi la presenza dei pensionati ‘economicamente attivi’ è stata un efficace ammortizzatore sociale; hanno un ruolo ed un peso nei bilanci familiari ed aziendali completamente misconosciuto da economisti e statistiche ufficiali”.

Nel corso dell’incontro si è approfondito il ruolo delle imprese familiari e dei pensionati a livello europeo. L’ex presidente dell’Organizzazione degli agricoltori tedeschi DBV e del Copa (il coordinamento delle organizzazioni agricole europee),  Gerd Sonnleitner, è intervenuto ai lavori convegnistici all’Expo, nella veste di ambasciatore speciale dell’Onu per l’impresa familiare coltivatrice. La novità che ha riscontrato, in varie realtà estere,  è quella dell’impresa agricola plurifamiliare, cioè di giovani famiglie di agricoltori che uniscono le forze. Ha commentato Poggioni: “Esperienza interessante che tutto sommato riscontriamo anche in Italia attraverso i contratti di rete che, anzi, sono più duttili e permettono di unire le forze anche con imprese di altri settori produttivi. Abbiamo sempre seguito con grande attenzione e sostenuto le reti d’impresa”.

La parola quindi al giornalista sloveno, diplomatico e presidente di AGE (la piattaforma europea per gli anziani), Marjan Sedmak, che ha sollecitato politiche europee per sostenere l’invecchiamento attivo e la solidarietà intergenerazionale nel mercato del lavoro. D’accordo Santori che ha ricordato come “la solidarietà tra generazioni, in agricoltura si è sviluppata più che negli altri settori. È da valorizzare ed incentivare il ruolo svolto dagli anziani nelle realtà rurali a rischio di desertificazione per il diradarsi delle attività economiche ed il venir meno dei servizi sociali (uffici postali, scuole). Tanti piccoli borghi sono rimasti vitali grazie all’attività agricola ed agrituristica degli anziani”.