Addio droni in agricoltura, con i sensori risparmi del 25%

28/07/2015

Se pensate al futuro dell’agricoltura e vi immaginate pattuglie di droni che sorvolano i campi, tracciano mappe e sorvegliano le colture, sappiate che sono già acqua passata. Complice anche il nuovo regolamento Enac in materia di droni che ne limita di molto l’utilizzo. L’agricoltura, dopo i primi entusiasmi, sta già guardando oltre. A nuovi sistemi di precisione montati a terra, in grado di mappare e distribuire acqua e nutrienti contemporaneamente, con un notevole risparmio di tempo e materiali. Primo in Italia a sviluppare e sperimentare questa tecnologia è il Consorzio Casalasco del Pomodoro (Pomì). «I vantaggi – spiega Costantino Vaia, direttore generale del Consorzio – sono di carattere economico: questo sistema permette in un unico passaggio di identificare e razionalizzare i fattori produttivi necessari, fertilizzati, acqua e trattamenti fitosanitari in primis». http://food24.ilsole24ore.com/