Al via la nuova PAC 2015-2020

01/07/2015

Dopo una serie infinita di convegni, discussioni, tentativi di calcolo sul valore degli aiuti, è finalmente partita la nuova PAC.
È partita fra mille difficoltà interpretative, informatiche, legislative. Se il buon giorno si vede dal mattino, ci sarà veramente poco da stare allegri sia per i nostri uffici sia per noi agricoltori.
Partita nel nome della semplificazione, anche questa riforma si è rivelata, nei fatti, tutt’altro che semplice da capire e da mettere in pratica.
Non so cosa sia avvenuto negli altri Paesi europei, ma in casa nostra il caos è stato totale fino agli ultimi giorni, con circolari che contraddicevano quanto scritto poche ore prime, programmi informatici pieni di errori e nonostante tutto ciò, nessuna proroga è stata data per la presentazione delle domande al 15 giugno.
Per questo devo veramente rivolgere un plauso ai nostri uffici di Confagricoltura Alessandria che sono riusciti, non senza difficoltà e con molti sacrifici, a presentare tutte le domande in tempo utile.
Questa caotica situazione (ricordo che errori o ritardi in questo primo anno di presentazione della domanda potrebbero portare a penalizzazioni per tutta la durata dei 5 anni della riforma) ha portato Confagricoltura a prendere una decisione gravissima e senza precedenti, quale la messa in mora di Agea, a futura tutela degli interessi dei nostri soci.
Se solo in questo Paese si lavorasse meglio e con più programmazione, si potrebbero evitare queste situazioni sempre spiacevoli e portatrici di tensioni. Se si ragionasse veramente per semplificare e sburocratizzare la mole di carte e documenti che dobbiamo presentare ogni anno, non si arriverebbe al paradosso di sentire il Commissario Europeo Phil Hogan parlare già di semplificare la PAC… Forse potevano pensarci prima di partire.

Luca Brondelli