Agricoltura Sociale. La Onlus di Confagricoltura premia con 50 mila euro il progetto che unisce migranti e ragazzi autistici per la produzione di yogurt e ortaggi bio

21/12/2016

Si chiamano Suleman, Aboubakar, Cheikh, Sidiki, Modibo, Ismael e Saydou e vengono da Mali, Senegal, Benin, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea; poi c’è Mauro, romano con la Sindrome di Asperger. Sono questi ragazzi, riuniti nella cooperativa agricola Barikama, che opera all’interno dell’azienda agricola Casale di Martignano di Eredi Ferrazza, i vincitori del concorso “Coltiviamo agricoltura sociale” indetto da Confagricoltura e Onlus Senior - L’Età della Saggezza, in collaborazione con Rete delle Fattorie Sociali e Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di incentivare i progetti di agricoltura sociale, sviluppando un nuovo metodo di imprenditoria.
 
Il loro progetto “Verdure e yogurt in bici: un incontro di culture tra città e campagna”, finalizzato alla produzione di alimenti di qualità che vengono consegnati direttamente a domicilio in bicicletta (con attenzione anche ai vuoti a perdere che vengono ritirati) è stato scelto, tra i 107 presentati e votati sul web da 35.000 persone, da una giuria di esperti, che lo ha considerato il più innovativo perché capace, attraverso l’autogestione delle attività e la collaborazione tra migranti africani e disabili italiani con diagnosi di autismo, di ridurre il disagio, l’isolamento e favorire l’inserimento sociale e lavorativo. La consegna del premio di 50.000 euro, è avvenuta oggi nella sede di Confagricoltura alla presenza del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina.
 
“Questa azienda che pratica agricoltura sociale sul lago di Martignano, senza perdere la propria identità imprenditoriale ed economica, si confronta da tempo con la dimensione etica d’impresa, concentrando la propria attenzione più sulle persone che sul prodotto. Come ha fatto con il progetto di micro reddito Barikama, che ha vinto il nostro concorso - ha osservato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi -. Produrre buon cibo è importante, ma qui si fa di più: attraverso la trasformazione e la vendita di yogurt ed ortaggi biologici, si fa anche inserimento sociale e lavorativo. La nostra Organizzazione, con questo premio, ha voluto sottolineare quanto creda in un nuovo modello di agricoltura, attento agli aspetti economici e produttivi, ma anche salutistici, agroambientali, energetici, sostenibili e sociali.”

“L’iniziativa di Barikama, che abbiamo premiato oggi - ha spiegato il segretario nazionale della Onlus Senior - L’età della Saggezza, Angelo Santori - conferma il nostro impegno nel valorizzare le iniziative di agricoltura riconducibili alla solidarietà tra le generazioni, all’occupazione e all’assistenza socio sanitaria dei soggetti più deboli, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione sociale nelle zone rurali”.

“Intesa Sanpaolo, fortemente impegnata in tutti i comparti dell’agricoltura e delle filiere agroalimentari, ha accolto con convinzione la proposta di Confagricoltura volta a promuovere e valorizzare progetti di agricoltura sociale per costruire un nuovo modello di welfare in agricoltura – ha commentato Andrea Lecce, responsabile Direzione Marketing di Intesa Sanpaolo -. Il contributo del nostro gruppo va oltre la sponsorizzazione del concorso e si propone di offrire alle numerose imprese che vi hanno partecipato i propri servizi di consulenza e di assistenza, con la consapevolezza che l’agricoltura rappresenti un importante strumento di coesione e di inclusione sociale, capace di generare ampie ricadute sui territori in termini di sostenibilità ed economicità.”

“L’agricoltura sociale è una formula innovativa, che contribuisce a ridisegnare, proprio grazie all’agricoltura, un nuovo modello di welfare. E’ certo - ha concluso il presidente della Rete delle fattorie sociali, Marco Berardo di Stefano – che si tratta di eccellenze del “made in Italy”. Realtà che funzionano ed in costante crescita, che stanno producendo risultati importanti sia sul piano economico, sia su quello sociale. Oggi si stima che siano più di 3.000 le fattorie sociali nel nostro Paese, che occupano circa 30.000 persone, anche se è difficile riuscire a quantificarne con precisione il numero, perché si tratta di un fenomeno che raggruppa esperienze molto diverse”.

La Cooperativa Sociale Barikama, in collaborazione con l’Azienda Agricola Eredi Ferrazza, è affiancata da diversi soggetti della società civile, come i gruppi d’acquisto solidale, il gruppo Asperger, il connettivo terra/Terra e l’associazione culturale Not Equal. Ed è stata premiata perché mette al centro della sua  attività, oltre alle persone e alla sostenibilità ambientale, anche e soprattutto la condivisione delle culture. Così attraverso l’agricoltura si uniscono i popoli, dando occupazione vera, contrastando l’isolamento e favorendo l’inclusione sociale.