Olio tunisino, Agrinsieme scrive ai parlamentari europei: ĞLa proposta della Commissione va respintağ

25/02/2016

Lettera del coordinamento di Cia, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle Cooperative Agroalimentari sulla necessità di tutelare l’olivicoltura italiana

Roma, 25 febbraio 2016 - Prendere in considerazione il rigetto della proposta della Commissione per tutelare il settore olivicolo, importante e principale fonte di reddito per alcune aree rurali dell’Italia ed in generale dei Paesi del Mediterraneo. E’ questa la richiesta di Agrinsieme a Parlamentari europei che oggi durante la mini plenaria che si tiene a Bruxelles, sono chiamati a votare in merito alla proposta della Commissione che consentirebbe l’aumento di 35 mila tonnellate per due anni del contingente di olio di oliva a dazio zero provenienti dalla Tunisia, con un incremento dalle attuali 56.700 tonnellate a 91.700 tonnellate.

“Sarebbe comunque importante - si legge in una lettera inviata ai parlamentari - che il PE approvasse una serie di emendamenti, già presenti nel parere della Comagri di gennaio (tracciabilità dell’olio, limitazione e gestione temporale del contingente) che a nostro avviso alleggerirebbero l’impatto di ogni eventuale aumento, anche parziale, della quota prevista dalla Commissione”.

Pur riconoscendo la rilevanza di azioni che rafforzino la politica europea di vicinato specie a favore di Paesi che attraversano una delicata fase geopolitica, Agrinsieme ritiene tuttavia che sia fondamentale che l’Unione europea intervenga con sostegni che a loro volta non generino ripercussioni negative sui mercati europei.

Le modalità di utilizzo, e non i quantitativi, del contingente sono state già oggetto di recente revisione normativa da parte della Commissione - fa notare il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - che di fatto ha eliminato la limitazione mensile al suo utilizzo. Le conseguenze sono state subito avvertite: in soli due giorni, a gennaio, applicando la nuova regolamentazione è stato utilizzato già tutto il contingente 2016, cosa mai verificatasi in passato. Queste novità, unite al particolare andamento delle campagne produttive e dei fabbisogni delle imprese hanno influito negativamente sull’andamento delle importazioni e del mercato. In termini di quotazioni, in Italia il prezzo degli oli extravergini e vergini, da febbraio 2015 a gennaio 2016, ha subito cali intorno al 23% per gli oli vergini ed al 39% per gli extravergini.

“Un ulteriore aumento del contingente di 35 mila tonnellate - conclude Agrinsieme -avrebbe un impatto negativo ancora maggiore”.