Gli Usa impazziscono per i vini rosati: nel 2015 la vendita di bottiglie sopra gli 11 dollari cresciuta del 60 per cento

08/04/2016

I vini rosati conquistano gli Usa che sono i principali consumatori di questa tipologia di vini e anche tra i più importanti produttori mondiali assieme a Francia, Spagna e Italia. I dati Nielsen del 2015 analizzati dal Wine Market Council mostrano che nel 20015 la richiesta di vini rosè negli Stati Uniti è letteralmente decollata: le vendite delle bottiglie sopra gli 11 dollari sono rimbalzate del 60% e anche se resta una nicchia, vale lo 0,2% dell’intero mercato dei consumi di vino degli Usa, pari a tutto il vino importato dal Portogallo.
Confagricoltura sottolinea che i rosati sono vini moderni, sempre più richiesti oggi dalle fasce giovani della popolazione perché riflettono le nuove tendenze di consumo, ma sono apprezzati anche e soprattutto per la loro versatilità e per la varietà di abbinamenti.
La grande popolarità e richiesta di vini rosati a livello internazionale è stata infatti segnalata da uno studio presentato a fine 2015 dall'Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv) e dal Consiglio interprofessionale dei vini di Provenza (Civp). Nel 2014 la domanda mondiale di vini rosati ha raggiunto i 22,7 milioni di hl, pari a un incremento del 20% dal 2002. La Francia e gli Usa sono in cima alla classifica dei consumi di questi vini, rispettivamente con 8,1 e 3,2 milioni di ettolitri nel 2014. I vini rosati rappresentano attualmente il 30% del consumo totale di vini fermi, rispetto al 16% del 2002.
La produzione mondiale di questa tipologia di vini è arrivata, nel 2014, grazie al boom dei consumi, a 24,3 milioni di ettolitri, pari al 9,6% della produzione mondiale di vini, esclusi gli spumanti. Sempre il focus dell’Oiv sul rosé rileva che l'80% della produzione mondiale si concentra in 4 paesi: la Francia (7,6 milioni di hl nel 2014), la Spagna (5,5 milioni di hl), gli Stati Uniti d'America (3,5 milioni hl) e l'Italia (2,5 milioni di hl).