Ue, Farm Europe: due workshop su agricoltura e agroalimentare in Confagricoltura in vista del Global Food di Ottobre, a Milano

16/06/2016

In vista del Global Food Forum  che svolgerà a Milano il 14 e 15 ottobre 2016, organizzato da Farm Europe, il nuovo think tank europeo attivo nell’agroalimentare, di cui Confagricoltura è partner, si sono svolti oggi nella sede dell’Organizzazione agricola due workshop sul tema “Agricoltura , agroalimentare e Unione europea: quali evoluzioni proporre?”. Vi hanno partecipato associazioni di categoria, istituti finanziari e assicurativi, imprese del settore a monte e a valle (macchinari, ristorazione, input).

L’obiettivo del GFF, di Farm Europe e di Confagricoltura è creare una grande opportunità per fare network e discutere le principali problematiche inerenti il sistema agroalimentare dell’UE. Il GFF ed i lavori preparatori in sede Farm Europe costituiscono l’occasione per redigere assieme documenti di indirizzo da condividere con i decisori politici.

Il primo dei due workshop ha avuto come tema “Resilienza: come svilupparsi e crescere in un contesto di volatilità”. L’obiettivo è  stato discutere e trovare proposte condivise sugli strumenti necessari per far fronte alla volatilità, mettendo sotto la lente di ingrandimento da una parte l’inefficacia del sistema disaccoppiato e dall’altra la mancanza di ambizione degli strumenti di gestione delle crisi dell’attuale PAC. Un focus particolare è stato dedicato alle misure a breve termine per superare la crisi dei settori della carne e del latte, con un punto sull’attualità delle discussioni a Bruxelles.

Il secondo workshop dal titolo “Sostenibilità, investimenti e innovazione” ha approfondito il tema della sostenibilità, declinata nei suoi tre indirizzi, economico, ambientale e sociale, e il suo legame imprescindibile con l’innovazione, nei prodotti e nei processi, lungo tutta la filiera(l’agricoltura di precisione, la gestione dei big data, le nuove tecnologie). Sotto accusa l’inefficacia e la complessità del greening, a cui vanno trovate alternative che possano veramente dare risposte alla società, senza indebolire la fase produttiva.