«Coltiviamo agricoltura sociale». Tre i premi del concorso, uno dedicato alle zone del sisma

11/10/2017

Confagricoltura e la sua Onlus con Rete delle Fattorie Sociali e Intesa Sanpaolo ancora impegnati a favore del sociale. Anche quest’anno promosso il bando che scadrà il prossimo 15 ottobre.

Confagricoltura e ONLUS Senior - L’Età della Saggezza per la seconda edizione di “Coltiviamo agricoltura sociale” hanno arricchito la dotazione finanziaria del concorso. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere e valorizzare i progetti delle aziende agricole e delle cooperative sociali, con particolare riferimento alla solidarietà tra le generazioni, all’assistenza sociale e socio-sanitaria dei gruppi svantaggiati, alla tutela dei diritti civili e all’inclusione di chi vive nelle zone rurali.

Quest’anno i premi diventeranno tre (ognuno da 40 mila euro, per un totale di 120 mila euro in palio) e uno riguarderà esclusivamente le zone terremotate, nella sezione “Coltiviamo agricoltura sociale… per ricostruire”.  Per i vincitori, oltre al premio in denaro, tre borse di studio per il ‘Master di Agricoltura Sociale’ presso l’Università di Roma Tor Vergata.

“Sostenere l’agricoltura sociale – ha detto il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – significa riuscire a favorire e accompagnare lo sviluppo di attività imprenditoriali in grado di coniugare la sostenibilità con l’innovazione. L’agricoltura non solo produce beni tradizionali, ma è attenta ai bisogni dei più deboli. Anche per questo abbiamo voluto includere iniziative di agricoltura sociale nelle zone terremotate. Siamo convinti che il nostro settore potrà dare risposte importanti per rilanciare l’economia delle aree devastate, recependo i bisogni della collettività. Nella scorsa edizione abbiamo premiato un esempio concreto di integrazione: la cooperativa sociale Barikamà, che ha coniugato le capacità imprenditoriali di un gruppo di giovani africani ed i bisogni dei ragazzi con sindrome di Asperger”.

“Sosteniamo questa iniziativa perché siamo convinti che inclusione sociale e sostenibilità ambientale non solo apportino valore economico per le imprese che le attuano, ma siano anche elementi fondamentali per uno sviluppo equilibrato - ha evidenziato il responsabile Direzione Marketing Banca dei Territori Intesa Sanpaolo Andrea Lecce -. Ci sentiamo vicini al progetto anche perché il nostro Gruppo ha appena lanciato una specifica piattaforma di welfare aziendale. La particolare attenzione verso le aree terremotate accresce poi la nostra considerazione verso il concorso promosso da Confagricoltura, con cui abbiamo in corso un’importante collaborazione su temi strategici per il futuro dell’agricoltura”.

Confagricoltura ricorda che le proposte potranno riguardare il potenziamento e lo sviluppo di servizi socio educativi e socio assistenziali già esistenti, la sperimentazione di nuovi, la costruzione di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali. Molteplici gli ambiti, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità, all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità. I progetti dovranno essere presentati sino al 15 ottobre 2017. Verranno inseriti sulla piattaforma Internet dedicata www.coltiviamoagricolturasociale.it e votati dal pubblico attraverso il web. Le trenta proposte che avranno raccolto il maggior gradimento passeranno al vaglio di una commissione di esperti per la selezione definitiva e i tre progetti vincitori dovranno essere realizzati entro ottobre 2018.

“Questo strumento – ha dichiarato  il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina - rappresenta un importante riconoscimento per le migliaia di esperienze agricole che hanno come punto di riferimento fondamentale la tutela della persona e della sua dignità. L'agricoltura sociale è soprattutto uno strumento di riabilitazione e inclusione, ma è anche una concreta opportunità di sviluppo e crescita economica per molti territori. A due anni dall’entrata in vigore della legge sull’agricoltura sociale, molti passi sono stati compiuti per questo settore che nel nostro Paese conta quasi 400 cooperative e quattromila occupati. Il lavoro da portare avanti è ancora molto per assicurare sempre maggiore sostegno a queste realtà, ma anche grazie a iniziative come queste dimostriamo ancora una volta che questo comparto è all'avanguardia sul fronte dell'inclusione sociale e della formazione”.