Con l’entrata in vigore della cosiddetta Legge sul Caporalato Confagricoltura Alessandria ha calendarizzato una serie di riunioni per gli associati datori di lavoro al fine di informarli sulla materia.
Le riunioni si sono svolte negli Uffici Zona a partire da lunedì 21 novembre fino a martedì 29 novembre.
Il presidente Luca Brondelli aveva invitato i datori di lavoro, sottolineando l’importanza della partecipazione alle riunioni per l’argomento trattato.
Gli aggiornamenti sulla nuova normativa, durante tutti gli appuntamenti zonali, sono stati tenuti dal responsabile sindacale Mario Rendina e dal responsabile per la sicurezza Roberto Giorgi, alla presenza dei Direttori di Zona.
La partecipazione è stata molto soddisfacente per i relatori e la quasi totalità degli associati ha reagito con preoccupazione ai contenuti del testo della legge.
Confagricoltura condivide pienamente questo stato d’animo, per le possibili conseguenze sanzionatorie sia civili che penali in quanto la nuova norma pone sullo stesso piano, ai fini sanzionatori, sia le aziende che da sempre operano nella correttezza e nel rispetto delle regole ma che magari hanno attuato una piccola mancanza, sia le aziende che le regole invece non le rispettano.
Lo spirito ed il fine della legge sono pienamente condivisi dall’associazione, ma occorre cambiare la stessa in alcuni punti, così come prospettato da Confagricoltura nazionale:
- graduare le sanzioni in funzione delle gravità riscontrate;
- definire in modo più puntuale la fattispecie di reato in modo da legare l’intermediazione illecita all’effettivo sfruttamento del lavoro;
- prevedere che l’ipotesi delittuosa dello sfruttamento del lavoro scatti in presenza di almeno due delle condizioni indicate nel nuovo articolo 603 bis del Codice Penale (e non solo per una);
- limitare le violazioni che possono dar luogo all’ipotesi di sfruttamento solo a quelle gravi e reiterate, in particolare in materia di sicurezza ed igiene nel luogo di lavoro.