Ferrero su tavolo verde riso

22/03/2017

Si è riunito ieri, 21 marzo, a Torino il Tavolo verde del riso, alla presenza dell’assessore Giorgio Ferrero, dei rappresentanti delle associazioni agricole e delle cooperative, del presidente dell’Ente risi Paolo Carrà. Dalla riunione è emersa all’unanimità la volontà di sostenere due richieste parallele: l’etichettatura obbligatoria e l’attivazione della clausola di salvaguardia. “E’ evidente che l’etichettatura obbligatoria è l’unico provvedimento strutturale che può dare fiato al comparto, che versa in una profonda crisi, e rilanciare il riso piemontese, sul modello di quanto già avvenuto in altri settori: la carne bovina, l’ortofrutta, il lattiero caseario”, Spiega Giorgio Ferrero. “Solo così si potrà valorizzare il nostro riso e i consumatori avranno finalmente la possibilità di scegliere tra il riso piemontese e gli altri risi presenti sul mercato”.

“E’ chiaro che, fino a quando non sarà possibile distinguere tra il riso piemontese e quello proveniente dall’oriente, sarà difficile arginare la crisi per i nostri produttori. Una crisi causata dalla concorrenza del prodotto che proviene da paesi dove il costo della manodopera e l’utilizzo di tecniche di coltivazione critiche sul piano ambientale portano un oggettivo vantaggio nel prezzo del prodotto finale. Lo stesso riso che viene anche confezionato da grossi marchi, spesso italiani, senza dichiararne la provenienza. In questo senso l’attivazione della clausola di salvaguardia avrebbe una sua forte utilità. Per questo è necessario inserire tra i settori che possono goderne anche quello agricolo”.

Il tavolo ha inoltre deciso di richiedere al ministero per l’agricoltura l’attivazione del tavolo nazionale di filiera sul riso, al fine di condividere e accelerare le procedure sulle due richieste.