Global Food Forum, Giansanti: coniugare la sostenibilità ambientale ed economica nella futura Pac. In Italia, ad ottobre, l'edizione 2017

23/06/2017

Sarà la sostenibilità il tema del Global Food Forum 2017 che si terrà in Italia il prossimo ottobre. Sostenibilità, nelle sue due declinazioni, che non possono prescindere l’una dall’altra: quella economica e quella ambientale.

Di questo si discusso ieri a Lans en Vercors, in Francia, nell’evento di avvicinamento organizzato da Farm Europe a cui ha partecipato il Commissario europeo Phil Hogan e i parlamentari europei Michel Dantin e Herbert Dorfmann.

“Non si può costruire una politica di sostenibilità ambientale senza gli agricoltori - ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti in qualità di presidente del Global Food Forum -. I cittadini europei sono sempre più esigenti verso l’alimentazione e l’ambiente. Il che rappresenta sicuramente una buona notizia per noi agricoltori. Ma questo non deve far dimenticare che l’agricoltura è, anche e soprattutto, un settore economico. E questo significa riconoscere i molteplici ruoli, sociali, ambientali e di sicurezza alimentare che, in quanto imprenditori, siamo chiamati giornalmente a svolgere. Ruoli che non devono essere solamente riconosciuti, ma anche opportunamente ed adeguatamente remunerati”.

L’agricoltura è un settore strategico per l’agenda dell’Unione europea su crescita e occupazione. Pesa molto di più del 2% del PIL, il 10% circa degli occupati a livello UE, il 50% dei nostri territori, il 100% della nostra alimentazione.

“La Politica agricola comune deve mantenere una reale ambizione economica, al di là delle sfide e delle esigenze ambientali, sulle quali è più semplice e naturale agire e comunicare. Per questo è necessario dare il via ad un vero e proprio cambio di marcia. Le proposte introdotte attraverso l’Omnibus già da quest’anno sono molto positive, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rischi climatici, sanitari ed economici delle nostre aziende. Ma non dobbiamo perdere l’occasione per andare oltre, per rendere l’Omnibus ancora più ambizioso”.

L’insieme degli agricoltori europei deve avere la possibilità di investire, di innovare, di utilizzare la tecnologia per fare un salto in avanti in termini di competitività e sostenibilità. Ma se la PAC non ci darà le risposte che vogliamo, solo una piccolissima minoranza sarà pronta all’appuntamento con il domani, sarà in grado di investire, quando invece gli investimenti dovrebbero costituire per tutti la leva principale per andare verso una maggiore sostenibilità del nostro settore, in tutte le sue declinazioni.

Per questo l’Europa deve ritrovare la strada per stimolare gli investimenti. Deve imporsi come catalizzatore di un salto di competitività degli agricoltori europei, che faccia rima con una sostenibilità sempre maggiore dei nostri territori.

“Se vogliamo un’agricoltura sostenibile, ancorata ai nostri territori, capace di garantire il ricambio generazionale - ha concluso Giansanti - l’Europa deve essere pronta all’appuntamento proteggendo gli agricoltori sul piano economico, mettendo l’impresa e l’imprenditore agricolo al centro del processo decisionale, ma soprattutto accompagnando gli agricoltori sul piano ambientale, senza ingessarli con eccesso di norme, fissando obiettivi da raggiungere e dando loro fiducia sugli strumenti da utilizzare.”