Vendemmia del Moscato dalla seconda decade di agosto, Confagricoltura fiduciosa sull’accordo per la determinazione delle rese produttive

02/08/2017

I primi grappoli di uva Moscato destinati alla produzione di Asti docg e Moscato d’Asti docg si vendemmieranno, nelle posizioni più favorevoli, tra una ventina di giorni. In attesa del raccolto, che – in base alle valutazioni dei tecnici di Confagricoltura - si preannuncia di ottima qualità, ma non abbondante nei volumi, domani (2 agosto) a Isola d’asti, al Consorzio di tutela dell’Asti, si riuniranno i rappresentanti del mondo agricolo e industriale, insieme al Consorzio  e  all’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, per una valutazione sulle rese produttive di un comparto che interessa circa 4.000 aziende agricole che coltivano 9.500 ettari di vigneto che danno un raccolto di uva di oltre 800.000 quintali, per un valore che all’origine supera i 90 milioni di euro. Confagricoltura si dice fiduciosa. “Dal confronto che abbiamo avuto con le istituzioni crediamo che esistano le condizioni per determinare una resa produttiva in grado di soddisfare tutti i produttori e gli industriali dal comparto. Crediamo - dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasiache i cosiddetti moscatisti, i produttori di uve che vinificano autonomamente e hanno un loro mercato, non debbano essere penalizzati, individuando una soluzione che tenga conto della loro specificità. Più in generale è necessario favorire un salto di qualità della filiera, andando a garantire un miglior equilibrio tra produttori, trasformatori e industriali. Inoltre siamo convinti che con la produzione del nuovo Asti Secco il mercato si muoverà positivamente; per questo – conclude Allasia - auspichiamo che i rapporti tra le parti siano sempre più chiari e trasparenti, nell’interesse della crescita complessiva del comparto”.