Postorino: «Serve un programma condiviso dalle filiere per la crescita e l'export»

18/10/2018

Il direttore generale di Confagricoltura all’evento a Roma per gli 80 anni di Edagricole

“Dobbiamo mettere attorno allo stesso tavolo la ricerca, la produzione, la trasformazione e la grande distribuzione organizzata”. Lo ha detto il direttore generale di Confagricoltura Francesco Postorino, intervenendo al dibattito sul nuovo modello di filiera per sostenere i processi di internazionalizzazione, nell’ambito dell’evento romano di Edagricole per festeggiare gli 80 anni di attività editoriale.

“Guardo con interesse alla realtà francese dove è stata approvata una nuova legge in materia di alimentazione e agricoltura che punta a rafforzare il ruolo e il reddito degli agricoltori nelle filiere – ha proseguito Postorino -. Tra l’altro Oltralpe sono state introdotte anche una serie di disposizioni per regolamentare le vendite straordinarie presso la GDO, quel ‘sottocosto’ che, nel nostro paese, strangola molte aziende produttrici”.

“L’obiettivo – ha aggiunto il direttore generale di Confagricoltura - è quello di una filiera coesa, che non tira una coperta troppo corta da una parte o dall’altra, che vede gli altri rappresentanti della filiera ‘partner’ e non ‘competitor’. I veri competitor sono le realtà estere organizzate, che fanno sistema e sottraggono quote di mercato al made in Italy”.

“Dialoghiamo con tutti, ricerchiamo patti di filiera e intese sinergiche per valorizzare produzioni agroalimentari cento per cento made in Italy – ha osservato Postorino -. Serve un cambiamento di mentalità ed un programma condiviso a valenza pluriennale per la crescita e per il miglioramento delle posizioni sui mercati delle filiere nel loro insieme”.

“Uniti – ha evidenziato il direttore generale di Confagricoltura - dobbiamo  lavorare per scongiurare gli effetti delle guerre commerciali in atto tra Usa e Cina, che riducono la crescita economica e il potenziale aumento delle esportazioni. Le conseguenze potrebbero diventare pesanti se le tensioni durassero a lungo e rischierebbero di impattare sull’affermazione nel mondo del made in Italy agroalimentare”.  

Da ultimo gli ‘auguri’ a Edagricole: “Il Gruppo – con le sue testate, in primo luogo ‘Terra e Vita’ - ha raccontato la storia dell’agricoltura, i progressi, la centralità per il Paese. Una voce libera e autorevole, con forti radici nel passato ma decisamente proiettata nel futuro, a descrivere il nuovo volto smart e digital dell’agricoltura”.