Europa: «Bruxelles dice no alle pratiche commerciali sleali nell'agroalimentare»

03/10/2018

“Abbiamo sempre sottolineato che serve una regolamentazione europea di contrasto alle pratiche sleali (UTPs). Apprezziamo il lavoro svolto in tal senso dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo (ComAgri) e dal relatore on. Paolo De Castro che hanno gettato le basi per rapporti di filiera, nell’agroalimentare, chiari, leali e trasparenti”. Lo ha sottolineato Confagricoltura in relazione al voto sul provvedimento di ComAgri. Il testo licenziato passa ora al varo definitivo da parte del Parlamento europeo (previsto per il 22 ottobre) e quindi alla discussione in seno al ‘trilogo’ con la Commissione e il Consiglio dei ministri dell’Unione europea.

“Questo atto legislativo – ha ricordato Confagricoltura - è stato esplicitamente indicato come una delle principali priorità della presidenza austriaca della Ue. Vuole impedire la cancellazione last minute degli ordini, i ritardi nei pagamenti ai fornitori, le aste al ribasso, le modifiche unilaterali dei contratti, i mancati pagamenti ai produttori per la merce invenduta al dettaglio. Sarebbe opportuno, in sede di esame da parte del trilogo, che comprendesse pure il divieto assoluto delle vendite sottocosto”.

Confagricoltura ha evidenziato come ComAgri abbia esteso l’ambito di applicazione a tutti i prodotti agricoli, non solo alimentari, e a tutti i fornitori, eliminando il limite di 50 milioni di euro di fatturato e 250 dipendenti previsto nella proposta della Commissione Ue.

La proposta normativa approvata prevede anche il divieto di informazioni fuorvianti al consumatore, come – ad avviso di Confagricoltura - sono quelle adottate in etichetta nel Regno Unito con il semaforo e in Francia con il ‘nutri-score’.

“Sarà importante - ha concluso Confagricoltura - che l’intesa definitiva del trilogo sul provvedimento possa essere raggiunta nei prossimi mesi e comunque prima delle elezioni europee”.