Il presidente di Confagricoltura Giansanti incontra il ministro dell'Agricoltura della Nuova Zelanda O'Connor

14/09/2018

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e il componente di giunta con delega all’internazionalizzazione Giordano Emo Capodilista hanno ricevuto ieri a Palazzo della Valle il ministro dell’Agricoltura, della Sicurezza alimentare, dello Sviluppo rurale, del Commercio dello Sviluppo dell’export della Nuova Zelanda Hon Damien O’ Connor, accompagnato dall’ambasciatore della Nuova Zelanda in Italia Patrick John Rata.

Al centro dell’incontro i rapporti di collaborazione tra i due Paesi, inseriti in un contesto più ampio di scambio di conoscenze tra i produttori nel mercato globale, per affermare il ruolo di protagonista dell’agricoltura e garantire in futuro cibo  in quantità e qualità.

La sfida della globalizzazione può vincere solo in un mercato in cui lo scambio delle merci sia il più aperto possibile, ma garantito da regole certe, condizione fondamentale per la sussistenza delle imprese ed il loro sviluppo economico. Su questo c’è stata ampia convergenza di opinione tra il presidente Giansanti ed il ministro O’Connor. E di fronte allo stallo del WTO, la via degli accordi bilaterali è considerata la migliore da percorrere, ancor più in un periodo delicato come questo in cui emergono in modo sempre più concreto politiche ed azioni di carattere protezionistico davvero preoccupanti per le imprese ed i cittadini.

Grande attenzione, dunque, per i negoziati tra l’Unione Europea e la Nuova Zelanda e tra l’Unione Europea e l’Australia che si sono aperti nel giugno scorso con l’obiettivo commerciale della UE di abbattere le barriere, tariffarie e non tariffarie, ed eliminare gli ostacoli agli scambi, con una conseguente più ampia liberalizzazione.

Per l’Italia, in particolare, gli interessi di maggiore portata nell’ambito del negoziato con la Nuova Zelanda riguardano la liberalizzazione del mercato vitivinicolo, che sconta dazi ed accise con importi notevoli, ed il riconoscimento delle denominazioni agroalimentari europee.

Qualità, valorizzazione delle produzioni, sostenibilità, ricerca, innovazione, digitalizzazione. Obiettivi condivisi dal presidente di Confagricoltura e dal ministro della nuova Zelanda, un Paese piccolo, con un sistema agroalimentare strutturato e fortemente orientato all’export (latte vaccino, carni bovine, ovine e kiwi), che guarda con grande interesse all’Europa. Per questo tra i temi trattati nel corso dell’incontro anche la Brexit e la riforma della Pac.