Continua il confronto sulla nuova Pac

22/03/2019

Il Consiglio UE dell’Agricoltura che si è riunito lunedì 18 marzo ha discusso i documenti sulla riforma della Pac redatti dalla Presidenza rumena. Secondo quanto riferisce la rappresentanza di Confagricoltura a Bruxelles il ministro rumeno Petre Daea, presidente di turno, ha ribadito che sono ancora molti gli elementi della Pac da discutere e armonizzare nelle prossime sessioni del Consiglio. In merito alla tempistica di approvazione, rimangono alcune delegazioni che ritengono fondamentale conoscere prima il budget a disposizione della Pac per poi procedere alla approvazione dei regolamenti.

Il Consiglio rimane diviso sulla proposta della Commissione di abolire la soglia minima di 2.000 euro di pagamenti diretti assoggettati al prelievo per il finanziamento della riserva di crisi; Finlandia, Svezia, Francia, Cechia, Germania, Olanda, Danimarca, Lussemburgo, sostengono la proposta, mentre altri Stati - Slovenia, Slovacchia, Austria, Croazia, Cipro, Malta, Lituania, Ungheria, Italia e Grecia - hanno dichiarato che la soglia di 2.000 euro dovrebbe essere mantenuta, concordando, contemporaneamente sul fatto che la riserva di crisi dovrebbe essere finanziata con altri fondi e/ o con eventuali importi non spesi.

Il Commissario Hogan ha ribadito la propria contrarietà ad aumentare il livello del sostegno accoppiato come chiesto da alcune delegazioni: un aumento fino al 25% (23% + 2% per le colture proteiche) comprometterebbe seriamente la salvaguardia della politica agricola comune, definendo come inappropriata una quota superiore a quanto proposto. Hogan ha ricordato che si tratta di uno strumento da utilizzare in modo limitato e ben mirato ad integrazione del sostegno al premio di base, da attivare solo laddove giustificato e nel limite del necessario. Inoltre, anche un ampliamento dei settori potrebbe avvantaggiare alcuni prodotti che non dovrebbero, secondo la Commissione, beneficiarne.