Frutta italiana, Confagricoltura: parte la campagna promozionale, ma il maltempo rovina la festa

11/06/2020

In questi giorni è partita la campagna promozionale - promossa dal Mipaaf e realizzata dall’Organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia - diretta a favorire le vendite delle ciliegie e dei meloni italiani, produzioni di eccellenza dei nostri frutticoltori. Confagricoltura sostiene da sempre questa campagna, che vede la partecipazione di tutta la filiera commerciale e produttiva con l’obiettivo di far conoscere ai consumatori stagionalità, qualità e origine dell’ortofrutta italiana.

Il maltempo, tuttavia, rovina la festa. In alcune zone i danni sono già ingenti e potrebbero aumentare con le avverse condizioni meteorologiche previste in diverse regioni proprio nel periodo cruciale della raccolta. Temporali, bombe d’acqua, grandinate, allagamenti inaspettati mettono a rischio la frutta estiva.

Le ciliegie, in particolare – evidenzia Confagricoltura - scontano già le conseguenze delle gelate di fine marzo che hanno ridotto del 30% la produzione nella sola provincia di Bari, che rappresenta il 40% dell’intera produzione nazionale. La campagna, che pur era partita bene con quotazioni superiori allo scorso anno, è stata fermata dalle piogge continue degli ultimi giorni che hanno spaccato i frutti (cracking), riducendo ulteriormente i raccolti.

In Emilia Romagna, il maltempo di questi giorni ha colpito pesantemente la cerasicoltura, facendo perdere anche il 40% della produzione attuale, soprattutto nella zona al nord di Vignola.

Per i meloni la campagna di raccolta 2020 è partita su livelli più che soddisfacenti. Nel Mantovano, in particolare, la stagione, al momento più fresca del normale, è stata un toccasana per la coltura, maturata meglio e con qualità alta. Preoccupa il maltempo previsto nei prossimi giorni che potrebbe danneggiare le colture a pieno campo. Tiene anche il prezzo, ma i produttori aspettano ancora una risposta più massiccia dal mercato.

Pesche e nettarine, infine, pagano in Italia, così come in tutta Europa, la riduzione di superficie coltivata e le condizioni climatiche che, soprattutto a causa delle gelate di fine marzo ed inizio aprile, hanno compromesso i raccolti. La riduzione per l’Italia, secondo le previsioni di Europech, si attesterebbe intorno al 30%, ma l’allerta meteo, in particolare in Emilia Romagna e in Piemonte, potrebbe tradursi in una percentuale più elevata di perdite proprio nel periodo di inizio raccolta.