Turismo: nel 2013 flessione in italia, ma il Piemonte continua a crescere

24/04/2014

Dal 2004 a oggi i pernottamenti turistici in Piemonte sono cresciuti del 36%, attestandosi nel 2013 a quota 12,7 milioni di presenze (7,6 dall’Italia e più di 5 milioni dall’estero), in crescita del 2,2% sull’anno precedente.
Un risultato positivo in controtendenza rispetto all’andamento del turismo nazionale, che lo scorso anno ha registrato una flessione di oltre il 4%.
In lieve crescita il numero degli arrivi, 4,3 milioni circa. L’incremento dei pernottamenti si riflette positivamente sul periodo di permanenza, che sale sfiorando i 3 giorni.
La crescita maggiore di pernottamenti, anche come effetto dei World Masters Games, si registra nei mesi estivi e in particolare a luglio (+4,5%), agosto (+4,8%) e settembre (+8%).
Da evidenziare il buon risultato del mercato domestico che, contrariamente al resto d’Italia dove, nei primi dieci mesi del 2013 si perde in media l’8%, in Piemonte torna a crescere, segnando +4,8% sui pernottamenti e +3,3% sugli arrivi. Sul fronte estero la Germania rimane il primo mercato (con oltre 1,2 milioni di pernottamenti che rappresentano il 2° miglior risultato degli ultimi dieci anni); ma un vero e proprio boom si registra dalla Russia, che supera le 110mila presenze, in crescita del 32%. Ottimi risultati anche da Francia, +21%, e USA, + 7%.
In crescita anche i posti letto, che hanno superato la quota di 191mila, e le strutture ricettive, che sono ormai più di 5.700.
Sulle colline il turismo estero vale il 50% delle presenze totali (in tutto 1,6 milioni) e l’incremento controbilancia il calo del mercato italiano che, a differenza del buon risultato registrato sul resto del Piemonte, qui segna una flessione dovuta alla tipologia stessa del prodotto, rivolto soprattutto a un target ad alto potenziale di spesa.
Insomma, se gli italiani, a causa della crisi economica, si sono concessi meno vacanze enogastronomiche, ad aumentare sulle colline di Langhe, Roero e Monferrato sono stati invece gli stranieri, facendo crescere in modo considerevole il fatturato turistico: in media, un turista che arriva dall’estero spende in quest’area oltre 180 euro al giorno, ovvero l’80% in più rispetto a uno in arrivo dall’Italia.
“Il fatturato delle imprese turistiche piemontesi è cresciuto nel 2013, così come è cresciuto il numero di turisti che hanno scelto di trascorrere una vacanza sul nostro territorio - sottolinea il presidente della Regione, Roberto Cota – Un dato, per il secondo anno consecutivo, in controtendenza rispetto alla flessione del turismo nazionale, che premia il lavoro di tanti grandi e piccoli imprenditori e il nostro sforzo per sostenere il settore e creare nuovi posti di lavoro”.
“Nel 2013 è tornato a crescere in Piemonte anche il turismo nazionale, cosa non avvenuta nel resto d’Italia - sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Alberto Cirio - E nelle aree dove il mercato domestico ha continuato a registrare una flessione c’è stata, invece, la forte crescita del turismo straniero, con ricadute economiche ancora più consistenti. In particolare il boom della Russia è il frutto di una promozione specifica su questo mercato, compresa la partecipazione alla più importante fiera del settore, il Mitt di Mosca. La prossima sfida guarda naturalmente all’Expo 2015, con l’obiettivo di portare in Piemonte il 10-15% dei 20milioni di visitatori attesi per l’evento”.
Analizzando l’andamento delle singole ATL (Agenzie Turistiche Locali), al primo posto si conferma, Torino con la sua provincia, in crescita nel 2013 con oltre 2 milioni di turisti (+1,7%) e oltre 5,9 milioni di pernottamenti (+7,7%).
Al secondo posto per miglior risultato di crescita si posiziona l’Astigiano, con +5,1% sui pernottamenti (oltre 267mila e più della metà dall’estero) e +1,6% sugli arrivi (oltre 110mila).
Al terzo posto la provincia Granda, dove l’Atl di Cuneo registra +2,3% sugli arrivi (304mila) e +2,5% sui pernottamenti (984mila). Buona anche la crescita di Langhe e Roero con quasi 266mila arrivi e 627mila pernottamenti, di cui il 62% dall’estero, in crescita di oltre il 4,5%.
Il Distretto dei Laghi, Monti e Valli d’Ossola, dopo Torino, si conferma la seconda destinazione turistica in Piemonte con oltre 3,3 milioni di pernottamenti. Nel 2013 paga, però, la flessione del mercato olandese e tedesco, con un calo generale del 3% sulle presenze e del 2% sugli arrivi, che si attestano comunque a 914mila.
In lieve flessione (-1%) anche l’Alessandrino, dove i turisti erano però cresciuti del 4% l’anno precedente. Gli arrivi si attestano a oltre 317mila e i pernottamenti a quasi 700mila.
Crescono, invece, i turisti a Vercelli e in Valsesia (+2% e oltre 85mila arrivi), con un lieve calo della permanenza che vede in tutto 299mila pernottamenti.
Il Biellese evidenzia un incremento per gli arrivi dall’estero, ma registra una contrazione del mercato italiano, che porta complessivamente a 77mila arrivi (5mila meno del 2012) e oltre 218mila pernottamenti (18mila meno dell’anno precedente).
Nel Novarese una diminuzione dell’offerta ricettiva (pari a -7,5% dei posti letto) si riflette sui flussi, che si attestano a 318mila pernottamenti (32mila in meno rispetto al 2012) e 152mila arrivi (16 mila in meno sull’anno precedente).