In breve del 3 Maggio 2013

03/05/2013
Governo, nominati i sottosegretari. Unico piemontese al Governo la ministra Emma BoninIeri il Consiglio dei ministri ha nominato 40 sottosegretari, 10 dei quali assumono la funzione di viceministro. piemontese. Nel Governo Letta l’unico esponente del Piemonte è Emma Bonino, ministro degli esteri nata a Bra.

All’Agricoltura affiancheranno il ministro Nunzia De Girolamo i sottosegretari Giuseppe Castiglione Maurizio Martina.

Giuseppe Castiglione (PDL), 49 anni, laureato in giurisprudenza, ha una vasta esperienza politica: è stato assessore regionale siciliano all’agricoltura, europarlamentare membro della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, presidente della Provincia di Catania.

Maurizio Martina (Pd), 34 anni, laureato in scienze politiche, si è diplomato perito agrario all’Istituto tecnico Agrario di Bergamo: nel 2007 è stato eletto segretario regionale dei Pd,

incarico confermato nel 2009. Dal 2010 è consigliere regionale della Lombardia.

Di seguito l’elenco completo dei sottosegretari.

Presidenza del Consiglio
Giovanni Legnini (Editoria e Attuazione Programma)
Sesa Amici (Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo)
Sabrina De Camillis (Rapporti con il Parlamento e coord. attività Governo)
Walter Ferrazza (Affari Regionali e Autonomie)
Micaela Biancofiore (Pari Opportunità)
Gianfranco Miccichè (Pubblica Amministrazione e Semplificazione)

Interno
Filippo Bubbico (Viceministro)
Domenico Manzione
Giampiero Bocci

Affari Esteri
Lapo Pistelli (Viceministro)
Bruno Archi (Viceministro)
Marta Dassù (Viceministro)
Mario Giro

Giustizia
Giuseppe Beretta
Cosimo Ferri

Difesa
Roberta Pinotti
Gioacchino Alfano

Economia e Finanze
Stefano Fassina (Viceministro)
Luigi Casero (Viceministro)
Pierpaolo Baretta
Alberto Giorgetti

Sviluppo Economico
Carlo Calenda (Viceministro)
Antonio Catricalà (Viceministro)
Simona Vicari
Claudio De Vincenti

Infrastrutture e Trasporti
Vincenzo De Luca (Viceministro)
Erasmo De Angelis
Rocco Girlanda

Politiche Agricole Forestali e Alimentari
Maurizio Martina
Giuseppe Castiglione

Ambiente, Tutela del territorio e del mare
Marco Flavio Cirillo

Lavoro e Politiche Sociali
Cecilia Guerra (Viceministro)
Jole Santelli
Carlo Dell’Aringa

Istruzione, Università e Ricerca
Gabriele Toccafondi
Marco Rossi Doria
Gianluca Galletti

Beni, Attività culturali e turismo
Simonetta Giordani
Ilaria Borletti Buitoni

Salute
Paolo Fadda

L’Italia è contro gli ogm. Qualcun altro no
Australia, Brasile, Canada, Argentina, Paraguay e Stati Uniti hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si impegnano a lavorare insieme per rimuovere le barriere al commercio dei prodotti agricoli biotecnologici. La dichiarazione congiunta premette, tra l’altro, che “la produzione agricola ha bisogno di aumentare in modo sostanziale per soddisfare il fabbisogno alimentare globale … a fronte della crescita della popolazione… che è utile contribuire a un aumento della produzione di cibo in modo sostenibile e a mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici…”. Per questo i governi dei Paesi firmatari “intendono collaborare per promuovere l'innovazione e garantire una fornitura globale di cibo sicuro e affidabile, tra cui la coltivazione e l’utilizzo di prodotti agricoli derivati ​​da tecnologie innovative; consentire il commercio di tali prodotti, e ridurre al minimo o eliminare gli ostacoli ingiustificati agli scambi dove esistono … incoraggiare gli sviluppatori di biotecnologia a presentare pratiche tempestive alle autorità di regolamentazione per ridurre al minimo le autorizzazioni asincrone ed asimmetriche …”

Noi (l’Italia) invece siamo contro gli ogm, contro la loro coltivazione, contro la loro diffusione, persino contro lo studio e la ricerca sull’argomento. Salvaguardando il principio di precauzione finiremo per essere un’isola (in)felice “libera da ogm”. Agrapress di ieri 2 maggio 2013 informa infatti che sono quasi 7.000 mila le firme raccolte in pochi giorni dalla Fondazione Diritti Genetici su www.change.org/ogm per chiedere ai ministri dell'ambiente, dell'agricoltura e della salute l'applicazione della clausola di salvaguardia per scongiurare la coltivazione di ogm nel nostro Paese.

Sbagliano loro (Australia, Brasile, Canada, Argentina, Paraguay e Stati Uniti) o sbagliamo noi?

Insalate di quarta gamma con aliquota Iva al 4%
L’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 23E dell’8 aprile scorso, ha chiarito che “alle cessioni dei prodotti ortofrutticoli di IV gamma, anche misti, si renda applicabile l'aliquota IVA del 4 per cento, secondo quanto previsto dalla voce n. 5) della Tabella A, parte II, allegata al DPR n. 633 del 1972”.