Faccia a faccia tra il Presidente dell’Organizzazione e il Ministro alle Politiche Agricole

30/04/2011

“Solo attraverso l’equilibrio della politica l’agricoltura potrà avere successo nel sistema Paese ed in un contesto mondiale in cui la parola d’ordine è competitività”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in un suo intervento il 28 aprile scorso.
Guidi ha sottolineato al ministro per le politiche agricole Saverio Romano, intervenuto all’incontro, le richieste alla politica per rilanciare e rafforzare l’agricoltura italiana, attraverso interventi precisi che permettano alle imprese di riorganizzarsi ed essere competitive.
“Alla necessità di investire nella ricerca per aumentare la capacità produttiva, sollecitata anche dal governatore della Banca d’Italia
Mario Draghi, l’Unione europea risponde con una politica che non gestisce le produzioni agricole”; ha commentato il presidente Guidi, che ha proseguito: “Quel che chiediamo al Ministro è di dialogare con il resto d’Europa per avere una politica agricola a livello comunitario.
Una politica di coesione tra tutti i partner europei perché non divenga una politica di pochi Paesi.  Dobbiamo recuperare sul fronte degli interventi di mercato in comparti come il latte, i suini ed i cereali”.
Il Presidente di Confagricoltura ha, quindi, concluso: “Abbiamo fretta di soluzioni ed abbiamo bisogno di scelte di lungo periodo che
portino l’Italia, come ha diritto, ad essere un leader nel sistema agricolo europeo. La politica non deve fare l’errore di indicare quali sono le migliori strategie. Siamo imprenditori ed abbiamo ben chiaro il nostro percorso sulla via del mercato e della competitività”.
Immediata la risposta del ministro Saverio Romano: “Qualità, promozione, tutela delle produzioni, certezza delle regole e competitività
sono i punti con cui intendiamo muoverci con disponibilità e prontezza. L’impegno prioritario è il negoziato in corso per il futuro assetto
della Pac dopo il 2013”.
“È assolutamente necessario recuperare l’unitarietà della proposta politica - ha sottolineato Romano - Organizzazioni di categoria, produttori, Governo, parlamentari europei, tutti assieme dobbiamo costruire ed avanzare una proposta italiana in Europa e sono convinto
che questo possa essere fatto attraverso la convocazione degli Stati Generali dell’agricoltura”.
“Nei 150 anni dell’Unità d’Italia - ha concluso il Ministro - dobbiamo realizzare un modello sostanziale di unità dell’agricoltura italiana, che deve tutelare l’interesse di chi produce, ma anche dei consumatori”.