Il 40% delle giovani imprese di Confagricoltura è condotto da donne

29/04/2011

“Crescono, nel tessuto agricolo nazionale, le giovani imprese guidate da donne”, lo sottolinea l’Anga diffondendo il risultato di un’indagine effettuata sulla propria base associativa. È proprio l’agricoltura, infatti, nonostante la crisi, uno dei settori economici in cui si registra il più alto tasso femminile ai vertici delle imprese.
“Per le donne l’agricoltura è una scelta consapevole, da protagoniste. Le imprenditrici, grazie anche all’ampliamento delle attività connesse al settore portano in azienda innovazione di processo e di prodotto” asserisce  Maria Teresa Bausone, presidente di Confagricoltura Donna Alessandria e Piemonte.
Le giovani di Confagricoltura che conducono direttamente le proprie imprese, sulla base dell’indagine effettuata su un campione di 1000 associati, si contraddistinguono per l’alto tasso di scolarizzazione: due su tre sono laureate.
Si occupano anche di attività innovative: agriturismo (25%), settore biologico (15%), fattorie didattiche (5%).
Dieci anni fa le giovani imprenditrici dell’Anga rappresentavano il 10%, oggi sono più del 40% e dimostrano un grado di consapevolezza del ruolo, di soddisfazione per l’attività scelta e un livello di ottimismo verso il futuro (75%) più elevato rispetto ai colleghi maschi.
“La voglia di innovare e di competere delle associate di Confagricoltura - rileva la presidente Maria Teresa Bausone - è incoraggiante e di sprone per migliorare e crescere. E’ opportuno che l’imprenditoria femminile in agricoltura venga sostenuta e supportata, per l’importanza del ruolo che svolge”.
Concetto, peraltro, ribadito alla FAO nel nuovo rapporto sullo stato dell’alimentazione e dell’agricoltura, dove si mette in evidenza il ruolo delle donne che lavorano la terra nei paesi in via di sviluppo.
Garantire semplicemente alle agricoltrici lo stesso accesso alle risorse degli uomini farebbe aumentare la produzione agricola, riducendo il numero di persone che soffre la fame del 12-17%.