In breve del 17 Giugno 2013

17/06/2013

Accise ridotte sul gasolio per le serre e omologazioni agricole semplificate
Sulla base di quanto riportato in un comunicato stampa diffuso dal Ministero delle politiche agricole nel decreto legge approvato sabato 15 giugno dal Governo recante misure urgenti per il rilancio economico del Paese l'accisa sul gasolio per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, cui attualmente si applica la stessa accisa prevista per tutti i prodotti petroliferi destinati agli usi agricoli, pari al 22% dell'accisa ordinaria, viene ridotta a 25 euro per mille litri, a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l'attività imprenditoriale agricola costituisce l'esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale. La disposizione decorrerà dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale.

Inoltre, con un'altra disposizione – si legge nel comunicato stampa del Ministero -  si riconosce anche ad altri soggetti, oltre che al Dipartimento per i trasporti terrestri, la competenza alla omologazione delle macchine agricole. I requisiti che dovranno essere posseduti dai soggetti competenti all'omologazione, saranno definiti con decreto del Ministro delle infrastrutture di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, nel rispetto della normativa comunitaria.


Un nuovo ddl sul consumo di suolo
Sabato 15 giugno il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge in materia di contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.

Di seguito, in sintesi, i punti principali del provvedimento riassunti dal ministro delle Politiche agricole Nunzia De Girolamo:

-  Si definiscono i concetti di "superficie agricola", ossia tutti i terreni che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola, indipendentemente dal loro utilizzo, e di "consumo del suolo", inteso come riduzione di superficie agricola per effetto di interventi di impermeabilizzazione, urbanizzazione ed edificazione non connessi all'attività agricola.

 - Si individua il procedimento volto alla determinazione del limite di superficie consumabile, che vede il coinvolgimento delle Regioni e Province autonome e che culmina con il decreto del Ministro delle politiche agricole d'intesa con il Ministro dell'Ambiente, con il Ministro per i beni e le attività culturali e con il Ministro delle infrastrutture, che fissa l'estensione massima di terreni agricoli consumabili. Tale decreto viene sottoposto a verifica ogni 10 anni.

- Si prevede l'istituzione di un Comitato interministeriale, con rappresentanti anche dell'Istat e della Conferenza unificata, con compiti di controllo e monitoraggio del consumo di superficie agricola nazionale. Il Comitato deve realizzare ogni anno un rapporto sul consumo di suolo in ambito nazionale, che verrà poi presentato dal Ministro delle politiche agricole al Parlamento.

- Per la concreta attuazione del principio del riuso del suolo, entro un anno dalla entrata in vigore della legge i Comuni dovranno provvedere:

al censimento delle aree del territorio comunale già interessate da processi di edificazione, ma inutilizzate o suscettibili di rigenerazione, recupero, riqualificazione
alla costituzione ed alla tenuta - all'interno delle aree censite - di un elenco delle aree suscettibili di prioritaria utilizzazione a fini edificatori di rigenerazione urbana e di localizzazione di nuovi investimenti produttivi e infrastrutturali.
Decorso il termine senza che il censimento sia stato concluso o senza che l'elenco sia stato redatto, è vietata la realizzazione, nel territorio del Comune inadempiente, di interventi edificatori, sia pubblici che privati, sia residenziali, sia di servizi che di attività produttive, comportanti, anche solo parzialmente, consumo di suolo inedificato.

- È posto il divieto di utilizzo per uno scopo diverso da quello agricolo, per almeno cinque anni dall'ultima erogazione, dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuti di Stato o di aiuti comunitari.

-  Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l'attività di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti, anziché l'attività di edificazione e costruzione di nuove linee urbane. Le misure si sostanziano nella priorità nella concessione di finanziamenti statali e regionali previsti in materia edilizia.   

 - Si istituisce un registro al Ministero delle politiche agricole in cui i Comuni "virtuosi" interessati, i cui strumenti urbanistici non prevedono l'aumento di aree edificabili o un aumento inferiore al limite fissato, possono chiedere di essere inseriti.

- Si prevede che i proventi dei titoli abilitativi edilizi siano destinati esclusivamente alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria,  al risanamento di complessi edilizi compresi nei centri storici, a    interventi di qualificazione dell'ambiente e del paesaggio, anche ai fini della messa in sicurezza delle aree esposte a rischio idrogeologico, avuto riguardo alla particolare situazione di rischio che caratterizza larghe parti del territorio nazionale in occasione di eventi calamitosi.

- Dall’entrata in vigore della legge e fino all’adozione del D.M. di determinazione dell'estensione massima di superficie agricola consumabile e, comunque, non oltre il termine di tre anni,  non  è consentito il consumo di superficie agricola ad eccezione della realizzazione di interventi già autorizzati e previsti dagli strumenti urbanistici vigenti e di lavori già inseriti negli strumenti di programmazione delle stazioni appaltanti.

 
Cereali, le previsioni per la campagna 2013-2014
La campagna cerealicola che si aprirà il prossimo 1° luglio, secondo i dati dell’International Grain Council (IGC),  sarà caratterizzata, a livello mondiale e comunitario, dalla forte riduzione degli stock iniziali e dal tendenziale aumento dei consumi. Le previsioni di raccolti abbondanti a partire da luglio possono contribuire nei prossimi mesi a stemperare le tensioni sui prezzi dei cereali. La possibilità di eventi climatici avversi e di speculazioni finanziarie rende comunque poco stabili le previsioni sul mercato delle materie prime per mangimi.


Giovedì rischio grandinate
Il meteorologo Fulvio Romano sulla Stampa in edicola questa mattina scrive che il caldo africano dovrebbe durare solo fino a metà settimana, quando l’anticiclone lascerà spazio a correnti più fresche dall’Atlantico. Sarà il momento - precisa il meteorologo -  di temporali diffusi su tutto il Nord Ovest e localmente anche violenti, con il pericolo di grandinate. Il fronte perturbato che da giovedì attraverserà Piemonte, Vallée e Liguria porterà una generale rinfrescata. Ancora nuvole venerdì e sabato, ma domenica si riapre.