Prime modifiche approvate dal Consiglio Regionale sulla L.R. 04/09/1996 N. 70 sull'esercizio venatorio

29/06/2011

Nella discussione del DDL del “Collegato alla legge finanziaria 2011”, il Consiglio regionale nella seduta del 28 giugno scorso, su proposta dell'Assessore all'agricoltura ed alla caccia Claudio Sacchetto, ha approvato due emendamenti di modifica alla Legge regionale 4 settembre 1996, n. 70 sull’esercizio venatorio.

Tra le innovazioni, si segnala, in particolare, la possibilità di ammettere i cacciatori residenti in altre regioni o all’estero in misura superiore al 10% dei cacciatori ammissibili per ogni A.T.C. ed al 5% di quelli ammissibili per ogni C.A. Tale misura non solo  dovrebbe favorire un maggior prelievo selettivo degli ungulati selvatici, ma dovrebbe permettere altresì di completare i piani di abbattimento a volte lasciati incompleti.

La Giunta regionale, inoltre, per esigenze ambientali, di gestione del patrimonio zootecnico, di tutela del suolo, delle produzioni zootecniche ed agroforestali, di prevenzione dei rischi a persone e cose, è autorizzata a definire annualmente l’elenco delle specie oggetto di controllo straordinario.

Inoltre, per una maggior tutela contro i danni da fauna selvatica è stato ampliato il periodo autorizzato per cacciare gli ungulati, portandolo così dal 1° giugno al 15 marzo dell’anno successivo. Un provvedimento che fa seguito all’ampliamento già autorizzato a livello nazionale, ma finora non ancora adottato dalla Regione Piemonte.

Sempre nell’ottica della riduzione del fenomeno delle specie nocive, viene modificato il carniere relativo gli ungulati selvatici (sulla specie cinghiale da 5 a 10 capi annuali).

Infine sarà consentito l’utilizzo del fucile con canna ad anima rigata sia negli A.T.C. che nei C.A. per il prelievo della specie cinghiale secondo le indicazioni dettate dalla Giunta Regionale.

L’approvazione definitiva dovrebbe avvenire nelle prossime riunioni del Consiglio regionale ed entrare in vigore con la pubblicazione sul BURP.