La zamioculcas

11/07/2011

E’ una pianta che ha origine della Tanzania (Africa), succulenta eretta a crescita lenta che forma bulbi sotterranei. Le grandi foglie pennate lucide di colore verde scuro presentano piccioli rigonfi. Ha crescita abbastanza lenta; sviluppa facilmente polloni basali; produce infiorescenze simili a calle, di colore giallo-marrone.

Preferisce posizioni molto luminose, ma preferibilmente lontane dai raggi diretti del sole. In primavera può essere tenuta all'aperto, in un luogo semi-ombreggiato; all'arrivo dell'autunno va ritirata in casa, in modo da ripararla dal freddo perché teme le temperature inferiori a 15°C.
In inverno metterla vicino a una finestra o comunque in luogo luminoso. Questa pianta si adatta però molto bene a tutte le condizioni di illuminazione, non presentando particolari problemi.

Annaffiare regolarmente nella stagione della crescita senza esagerare per non provocare ristagni idrici, lasciando asciugare leggermente il terriccio tra un'annaffiatura e l'altra. La pianta tollera bene la siccità, ma non annaffiature eccessive che provocano l'ingiallimento e la caduta delle foglie. Concimare ogni 15-20 giorni con un fertilizzante per piante grasse che abbia un rapporto tra azoto, fosforo e potassio di tipo 5:10:15, dalla primavera all'autunno. Non concimare durante il resto dell'anno.
Si adatta senza problema a qualsiasi problema, preferendo i suoli molto soffici e ben drenati; si
può coltivare in un buon terriccio per piante grasse. Rinvasare ogni due o tre anni all'inizio della primavera.
Fiorisce durante tutto l’anno con delle infiorescenze simili a calle di colore giallo-marrone.
La moltiplicazione può avvenire per seme, anche se sono di difficile reperimento; solitamente le zamie si propagano per talea di foglia: le foglie vanno prelevate in autunno e interrate in posizione eretta in un composto costituito da torba e sabbia in parti uguali; solitamente la parte aerea secca completamente, mentre nel terreno si sviluppa una radice carnosa che darà vita alla nuova pianta la primavera successiva.


La zamioculcas