Amare Terre

24/09/2010

Lunedì 20 settembre 2010, alla presenza del notaio Sergio Finesso, si è costituita in Alessandria l’associazione
“Amare Terre” delle proprietà e delle aziende agricole del nodo fluviale alessandrino, associazione
non lucrativa.
È stato nominato presidente dell’associazione “Amare Terre” Ugo Cei, titolare della CascinaGallinetta nell’agro di Oviglio, a cui abbiamo chiesto maggiori informazioni in merito.
Presidente Cei, come si è generata l’iniziativa?
L’associazione è nata da un’intuizione di un nutrito gruppo di agricoltori di Alessandria, poi organizzata
e concretizzata con l’assistenza del loro sindacato di categoria Confagricoltura Alessandria.
Chi sono i soci?
L’associazione “Amare Terre” è formata da persone e/o società che sono proprietari e/o conduttori di terreni ubicati nel nodo fluviale alessandrino ed in particolare tra i fiumi e gli argini artificiali costruiti dopo l’alluvione
del 1994, a difesa della città di Alessandria e dei centri abitati.
È chiaro il doppio senso nel significato del nome dell’associazione… Sì, queste terre “Amate” perché sono sempre state tra le più fertili del territorio di Alessandria, di eccezionale valore agronomico e patrimoniale, oltreché
storia di generazioni, obbiettivi di vita, ora sono diventate “Amare”.
Perché amare? Dopo l’alluvione del 1994 e la costruzione degli argini, queste terre chiuse tra fiume e argine, si sono trovate a essere soggette a regolari (e non più straordinarie) esondazioni di notevole imponenza (anche nei periodi di aprile – giugno). Tali esondazioni provocano ogni volta danni rilevanti alle colture, alle strutture e ovviamente hanno creato una perdita altrettanto rilevante del valore patrimoniale di queste terre.
Nonostante le promesse fatte prima della costruzione degli argini, le autorità competenti si sono finora rifiutate di considerare gli aspetti di grave danno patrimoniale, causato a queste terre, anzi le autorità sono assenti.
Il sacrificio di tali terre ha permesso di mettere in sicurezza città e centri abitati, ma tale è
l’assenza delle autorità che non solo rifiutano di riconoscere i danni di cui sopra, ma non hanno ancora provveduto a saldare gli espropri relativi alla costruzione di parecchi lotti di queste arginature.
Qual è il fine di questo nuovo ente?
L’associazione, nata dalla rabbia di chi si sente ingiustamente dimenticato e raggirato, ha per oggetto la salvaguardia delle proprietà rivierasche sia relativamente alle esondazioni di per sé, sia relativamente all’impatto ambientale ad esso derivato o derivando a causa delle opere di difesa eseguite o in corso di esecuzione o di progetto, ivi comprese le aree che di fatto sono divenute casse di laminazione per la protezione
dei centri abitati.
Di cosa si occuperà? L’associazione “Amare Terre” si presenterà come unico interlocutore verso tutti i soggetti che abbiano disposto e dispongono opere sul territorio, e/o verso i costruttori delle opere stesse; altresì, procederà con manifestazioni o azioni legali a difesa del patrimonio e dei prodotti o a ristoro dei danni, potrà richiedere
aiuti a beneficio del territorio da essa rappresentato e nella eventualità, promuovere contratti collettivi
di assicurazione, analoghi a quelli previsti per gli eventi atmosferici.
Quali sono le aree implicate? Essenzialmente sono quelle aree rivierasche dei corsi d’acqua che compongono il nodo fluviale alessandrino con particolare riferimento a quelle aree comprese nella Valle del Tanaro al di qua e al di là degli argini, ivi incluse importanti aree che pur essendo prive di argini di fatto sono funzionali
allo sfogo delle acque, cosiddette casse di laminazione.
Qual è la superficie interessata? Non è facile stabilire con esattezza l’effettiva superficie interessata
anche perché è in funzione della portata delle esondazioni; comunque sulla base delle consolidate brutte esperienze si parla di diverse migliaia di ettari di terreni, che ribadisco sono considerati tra i più fertili della nostra provincia.
Chi può aderire? L’associazione “Amare Terre” è aperta a tutti coloro che a vario titolo si sentono coinvolti e desiderano, tramite tale associazione, difendere i loro interessi e dare una voce più forte al disagio
che stanno vivendo, in quanto proprietari e/o titolari di aziende comprese in tutto o in parte nei territori rivieraschi, senza distinzione di appartenenza.
Quali sono i requisiti fondamentali per diventare socio?
Per entrare a far parte dell’associazione si richiede di essere proprietari e/o conduttori di terreni ricompresi nelle aree oggetto dell’associazione.
Quanti proprietari e quante aziende potrebbero essere coinvolti?
Sulla base delle nostre conoscenze, che sono senz’altro parziali, i potenziali associati sono ben oltre il centinaio tra aziende e proprietari.
Quali sono i progett i per il prossimo futuro?
Innanzitutto raccogliere tutte le adesioni, che si rivelano numerose.
Prevediamo poi a breve una riunione operativa sul programma di azione. Sicuramente e con urgenza, interverremo nuovamente nei confronti del Ministero delle Politiche Agricole, della Regione e della Provincia, relativamente al mancato riconoscimento dei danni alle produzioni agricole verificatosi a seguito delle piogge alluvionali nel periodo dal 2 al 28 aprile 2009 nella nostra provincia.
Come si può contattare l’associazione? Attualmente la sede dell’associazione è in Alessandria in Via
Trotti n. 116 e ogni ulteriore informazione potrà essere lì richiesta tutti i lunedì mattina.