In breve del 17 Giugno 2014

17/06/2014

Il mercato dei cereali e dei semi oleosi  
Le borse merci di Milano e di Bologna hanno stabilito di sospendere le quotazioni del frumento tenero nazionale, anche perché la merce del vecchio raccolto eventualmente a disposizione dei compratori si è ridotta ormai a poche camionate. Calano però i prezzi dei frumenti d’importazione: -3 euro/t a Milano per tutte le origini, mentre le farine restano invariate e aumentano leggermente i sottoprodotti, segno di scarso dinamismo dell’attività di macinazione. Dopo la lieve ripresa di inizio giugno, i mercati a termine internazionali sono tornati a scendere. A Parigi il future con scadenza novembre 2014 (il primo significativo per il nuovo raccolto) ha chiuso venerdì a 187,25 euro/t, a Chicago il future di luglio quota 586 cent/bushel. I ribassi sono dovuti soprattutto alla vera e propria corsa a vendere che si è scatenata tra gli operatori, segno che evidentemente non c’è molta fiducia verso una possibile ripresa delle quotazioni. Di contro, il mercato fisico appare stabile: a Rouen il prezzo fob di venerdì era di 185 euro/t (-1 euro/t).

Continua la lunga serie di ribassi per il mais nazionale, con dei cali di prezzo ancora più accentuati. A Milano il prezzo è sceso di 4 euro alla tonnellata, chiudendo giovedì scorso a 191,50 euro/t. A Bologna il calo è stato di 3 euro/t (192 euro/t).

In calo anche i mercati internazionali. Il mais per agosto ha chiuso a Parigi a 176,50 euro/t (-2 euro/t). A Chicago, il future di luglio quotava venerdì 447 cent/bushel. Come nel caso del frumento tenero, i cali sono dovuti per lo più alle massicce vendite di titoli da parte degli investitori. Il mercato fisico in Francia è più o meno in linea con il Matif (mais fob Bordeaux a 176 euro/t).

Anche se non vi sono ancora quotazioni ufficiali per l’orzo nazionale di nuovo raccolto, è già evidente che c’è aspettarsi un forte calo. Gli orzi esteri hanno infatti perso 5 euro/t a Milano e 10 euro/t a Bologna, in risposta ai cali registrati nelle scorse settimane soprattutto in Francia.

Il fatto è che la precocità del prossimo raccolto non sarà di sostegno per il prezzo, che potrebbe però, almeno in Francia, aver già toccato il suo minimo. A Rouen il prezzo per merce resa venerdì scorso al porto era fermo a 157 euro/t.

In attesa del nuovo raccolto le borse merci hanno sospeso le quotazioni dell’orzo nazionale, diminuendo fortemente i prezzi per l’orzo d’importazione. Stabili le quotazioni in Francia.

Il mercato dei semi di soia a Chicago ha registrato nuovamente dei cali significativi. La chiusura di venerdì (future di luglio) è stata di 1.425,6 cent/bushel. In calo anche le scadenze successive (agosto 1.369,4, settembre 1.260 cent/bushel). Le semine negli Usa sono ormai quasi completate (93-94%) e i dati che vengono dal Sudamerica lasciano intravedere un’offerta mondiale molto abbondante. In calo anche il mercato nazionale: a Milano i semi di soia nazionali hanno perso 10 euro alla tonnellata (441,50 euro/t), così come anche a Bologna (427,50 euro/t).

In recupero i semi di colza: A Parigi il future di agosto ha chiuso venerdì a 351,25 euro/t, dopo una settimana di quotazioni in aumento.

 
Unione europea, gli Stati trovano l'accordo sulle coltivazioni di ogm
A quattro anni dalla presentazione della proposta legislativa, i ministri dell'ambiente Ue hanno trovato un compromesso che consentirà l'avvio dei negoziati con il Parlamento per l'approvazione delle nuove norme sulle coltivazioni di organismi geneticamente modificati entro dicembre 2014. Alla presidenza italiana spetta «il difficile compito», ha detto il ministro all'Ambiente Gianluca Galletti, «di concludere il dossier entro la fine dell'anno». In estrema sintesi, secondo la bozza del Consiglio il processo di autorizzazione alle coltivazioni ogm si scinderebbe in due fasi, consentendo agli Stati di limitare o proibire l'impiego in agricoltura di organismi geneticamente modificati, anche se autorizzati a livello Ue.