Risicoltori in piazza per salvaguardare il comparto

22/07/2014

I risicoltori piemontesi e lombardi di Confagricoltura e CIA, con l’adesione delle industrie risiere (Airi), delle riserie artigiane (Confartigianato) e delle associazioni dei Mediatori, si sono trovati davanti ai Saloni della Borsa Merci, sede importante per le contrattazioni di prodotti agricoli per dire stop alle importazioni di riso a dazio zero dalla Cambogia e dall’ex Birmania e sensibilizzare il mondo politico e l’opinione pubblica nei confronti di una risicoltura in profonda crisi. Il tracollo che sta subendo oggi questo importante settore agricolo minaccerà l’equilibrio di un intero territorio e l’economia di un intero Paese.
I produttori agricoli hanno voluto ricordare che senza le opportune difese alle frontiere dal prodotto proveniente da agricolture dai costi di produzione nemmeno lontanamente comparabili con quelli europei, la risicoltura italiana rischia di essere fortemente ridimensionata, mettendo in pericolo un intero territorio e l’insieme della filiera, con gravi ripercussioni sul tessuto economico ed occupazionale.
Va riconosciuta in termini concreti la valenza ambientale della risaia e la sua importanza vitale per il regime delle acque superficiali e sotterranee dell’intera Pianura Padana. Una risicoltura ridimensionata, a cascata, esplicherebbe i suoi effetti anche sui Consorzi irrigui e sul territorio, in quanto i risicoltori non avrebbero più interesse a mantenere quella rete irrigua che, fino ad oggi, ha salvaguardato il territorio da dissesti idrogeologici e da alluvioni che con sempre maggiore frequenza si manifestano in altre zone.
Gli agricoltori, scesi a centinaia in piazza, hanno chiesto l’applicazione della clausola di salvaguardia per proteggere la risicoltura da un prodotto estero che si presenta con costi inferiori, ma senza la qualità e il valore socioambientale che contraddistingue il riso italiano.
In particolare i sit in sono avvenuti lunedì 14 luglio a Novara, martedì 15 a Vercelli e a Milano, il 16 a Pavia e venerdì 18 luglio a Mortara. Hanno preso parte alla protesta anche i dirigenti, i funzionari e gli agricoltori associati di Confagricoltura Alessandria, in special modo provenienti dalla Zona di Casale Monferrato.